I 14 arrestati, secondo gli inquirenti, taglieggiavano per lo più piccoli commercianti e professionisti sanniti, fino a picchiare in alcuni casi le vittime, impadronendosi di qualche appartamento come contropartita per la mancata restituzione di un prestito. Per questo l’accusa, per tutti, è di associazione a delinquere finalizzata all’usura, estorsione, riciclaggio di denaro di illecita provenienza.
L’inchiesta della Procura ha chiarito, in maniera limpida, che l’organizzazione criminale operava in tre distinte formazioni plurisoggettive : due organizzate e dedite alla commissione di svariati delitti di usura in danno di un indeterminato numero di persone, una dedita al falso, alla truffa, al riciclaggio di denaro di probabile provenienza illecita, alla clonazione di assegni bancari e postali, il tutto in danno dei legittimi titolari e degli istituti di credito e postali presso i quali avvenivano tali negoziazioni.
L’aspetto più importante è quello di riuscire ad acquistare la fiducia delle vittime, che non devono essere lasciate sole, garantendo loro sicurezza. Il questore di Benevento, Salvatore La Porta ha definito questa operazione con l’aggettivo importante, in quanto è stata debellata una associazione a delinquere che aggrediva il patrimonio di professionisti ed imprenditori sanniti, che prestava denaro a strozzo, dopando l’economia locale. Le piccole aziende non riuscivano in alcun modo a restituire il prestito.
Sono stati raggiunti da misure di custodia in carcere, alcuni dei quali incensurati, i seguenti indagati: Antonio Parrella, 36 anni, di Benevento; Ivan Bertozzi, 29 anni, di Benevento; Nunziante Genetiempro, 48 anni, di Benevento; Nazzareno Taddeo, 49 anni, di Benevento; Pio Musco, 29 anni, di Benevento; Cosimo Raucci, 40 anni, di Benevento; Umberto Raucci, 46 anni, di Benevento; Giovanni Raucci, 65 anni, di Benevento; Gianni Balestrieri, 31 anni, di Benevento; Patrizia Matuozzo, 46 anni, di Napoli; Salvatore Polizia, 47 anni, di Benevento; Antonio Chiusolo, 34 anni, di Benevento; Carlo Parrella, 56 anni, di Benevento; Paolo Nizza, 20 anni, di Benevento. Matuozzo e Nizza già erano ristretti, rispettivamente, nelle Case Circondariali di Benevento e Secondigliano.
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