Beniamino Vignola (by Giuseppe Giordano)

Creato il 27 maggio 2013 da Simo785

BENIAMINO VIGNOLA

Nasce a Verona il 12 giugno 1959.

Dotato di una classe limpidissima e di un tiro preciso e potente che usa con una discreta disinvoltura, Vignola difetta di continuità essendo fisicamente molto fragile; abbastanza veloce e reattivo, con un discreto dinamismo ma poco solido nei contrasti, necessita spesso di pause (quasi fisiologiche), tanto è vero che Brera lo definisce il nuovo Rivera (intendendo, soprattutto, il nuovo abatino).

Cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città, l’Hellas Verona, esordì in Serie A nelle file degli scaligeri nel 1978; nel 1980 passò all’Avellino, con cui giocò per tre stagioni consecutive.

La Juventus, battuta una nutrita concorrenza, si assicura le prestazioni del biondo rifinitore per il campionato 1983/84 con lui arriva anche Stefano Tacconi.

Nella Juventus di Platini Beniamino dimostra, comunque, grande intelligenza, riciclandosi come dodicesimo uomo, in modo da mettere a frutto le sue non trascurabili qualità e dando un valore aggiunto tutte le volte che viene chiamato in campo, mascherando, nel contempo, i propri difetti.

Beniamino Vignola è stato uno dei giocatori con più classe che la Juve abbia mai avuto.

Per la sua classe e per la sua garbata maniera di accettare la panchina venne anche soprannominato Vignolì, in riferimento a Platini.

Si ricorda come aneddoto che durante una partita Trapattoni decide di toglierlo ma addirittura Platini gli consiglia di non cambiarlo.

In bianconero vive il suo miglior momento nella seconda parte della stagione 1983/84 nella quale il fantasista, con i suoi goal è decisivo nella favolosa accoppiata scudetto e Coppa delle Coppe.

 Da ricordare il goal su rigore all’ ultimo minuto contro la Fiorentina o la doppietta al Comunale contro l’Udinese; soprattutto, resta nella memoria quel goal al Porto, nella finale di Coppa delle Coppe.

Alla Juventus gioca anche nella stagione 1984/85 (caratterizzato dal successo nella Coppa dei Campioni). 

Purtroppo viene ceduto al Verona nell’estate 1985, torna alle origini, ma è solo una parantesi e la stagione successiva ritorna alla Juventus, ma il fuoco è ormai spento per cui lentamente, ma inesorabilmente, si chiude il sipario.

Resta alla Juve fino al 1988 totalizzando complessivamente nelle esperienza juventina 127 presenze con 18 goal. Vignola ha 5 presenze e due reti con l’Under 23 con la quale prende parte alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, sei presenze tre reti con la rappresentativa giovanile.

Nel 1988 passa all’ Empoli, in Serie B, retrocedendo in C1 al termine del campionato 1988-89. Chiude la carriera nel 1992, in Serie C2, con la maglia del Mantova, squadra per la quale diventa direttore sportivo nel corso della stagione 1993-94.

                                       CARRIERA

ANNATE         SQUADRE                 PRESENZE       RETI

1975-1978 Verona giovanili     

1978-1980 Verona                              43                 (2)

1980-1983 Avellino                              88              (16)

1983-1985 Juventus                          52                (6)

1985-1986 Verona                               19               (2)

1986-1988 Juventus                              28                (1)

1988-1990 Empoli                              68              (12)

1991-1992 Mantova                            28                 (5)

Nazionale

1984 Italia U-21                                5                 (2)


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