Sono sempre stata un po' metereopatica, la pioggia o il sole, nonostante adori entrambi, hanno sempre influito sul mio umore.
Incontrare per caso un'amica che non vedi da secoli e avere solo il tempo di chiedersi reciprocamente "come stai? e rispondere "bene grazie" con la consapevolezza che lei che non sa nulla noterà solo il mio sorriso che accompagna quelle parole.
Per una volta è bello sentirsi fare quella domanda senza avere il timore di essere scrutata e passata ai raggi X o sentire i meccanismi del cervello dell'altra persona che iniziano ad elaborare informazioni, fare paragoni e trarre conclusioni.
Quel sorriso e quel mio "sto bene" sentito mi ha fatto tornare a credere che i momenti bui passano, che anche quando è tutto nero una luce, seppur fievole, esiste sempre.
E' per questo che oggi mi sento in qualche modo tornata, anche se di fatto non sono mai andata via.
Ho trascorso la mia pausa pranzo alla ricerca di un regalo di compleanno per mia mamma ed, essendo già in giro, una piccola strisciatina di bancomat è stata dedicata anche a me.
E non ho mangiato, un pacchetto di cracker al volo prima di uscire, ma a differenza di prima quando il non mangiare era sinonimo di un mio non recepire lo stimolo della fame, ora si tratta di mancanza di tempo.