Il mio compagno di vita e d’avventura è un filo megalomane quando desidera esserlo. Egli, lui, l’uomotuttodunpezzo, massiccio e non impiallicciato, è persona molto riservata, chiusa, timida non gestirebbe mai un sito pubblico nemmeno sotto tortura. Quando gli chiedono di tenere lezioni d’informatica e altre materie all’Università degli studi di Modena o reggio emilia, preferirebbe andare a piedi sino a Santiago de Compostela, non ama apparire e nemmeno parlare in pubblico. Un pò come me insomma!! Però quando si tratta di compagna e figlia si scioglie in una specie di brodino di giuggiole e tulipani e tende ad esagerare. Gli avevo chiesto mesi fa, se trovava il tempo per aggiornare la veste grafica del mio sito e se poteva apportare alcune modifiche tecniche, per funzioni che oramai obsolete, non davano più ciò per cui erano state inventate. Dopo svariate prove e tentativi che ovvio come il sole non mi soddisfacevano, stamane, cioè 5 minuti fa, all’apertura del computer mi sono trovata davanti agli occhi questo piccolo ingressino, nel quale bisogna camminare con le famose “pattine” per non rovinare i marmi. Mi sento quasi imbarazzata e gli ho telefonato per chiedergli se mi mette come veste grafica un piccolo salotto di campagna, con mobili Ikea, visitata ieri peraltro. Ha detto “No, per ora ti tieni quello che ti ho faticosamente cercato, facendolo combaciare con le altre duecentocinquantasei richieste che mi hai fatto. Quell’ingresso imponente, altezzoso, elegante, aristocratico, costoso, antico, superbo e che alla fine della fiera…mi piace da impazzire! parrebbe appartenere ad un antico palazzo. L’immagine misurata, ridotta, ampliata, elaborata dal mago degli informatici, combacia perfettamente con i tuoi spazi,le misure che hai nella composizione degli articoli, le tue categorie, le fotografie che tenti di pubblicare e gli altri ingredienti che richiedi. Quella da oggi è la tua nuova dimora, quella che penso sia adatta a te, quella ho scelto e quella ti tieni. Ora, lasciami lavorare in pace se il 3 Aprile vuoi partire per il mare!”. Quando mio marito parla così, con toni e termini perentori non si può opporre resistenza e devo tacitamente accettare. non ho alternative, nemmeno due kg di pizza potrebbero fargli cambiare idea!
La fotografia è l’entrata di “Villa d’Este”, antica costruzione che si trova a Rivalta(Reggio Emilia) mio paese d’origine.