Beowulf di C.L. Wrenn, amico e collega di Tolkien e membro degli Inklings

Da Tolkieniano @Tolkieniano

BeowulfWith the Finnesburg FragmentA cura di Charles Leslie WrennGeorge G. Harrap, Londra, 1958Rilegato

L’autore e J.R.R. Tolkien
Il nome di Charles Leslie Wrenn non lascia indifferenti gli appassionati e gli studiosi del Tolkien accademico. Wrenn, infatti, classe 1895, sostituì nel 1945 Tolkien alla carica di Rawlinson and Bosworth Professor of Anglo-Saxon all’Università di Oxford, e associato al Pembroke College, per restarci fino al 1963. Oltre che aver preso il testimone all’Università, Wrenn è stato anche componente del famoso gruppo degli Inklings assieme ai fratelli Lewis, Charles Williams e J.R.R. Tolkien. Ha curato diversi testi, oltre a quello qui presentato, come The English Language (Methuen, 1949) e An Old English Grammar (Methuen, 1955) assieme a Randolph Quirk.

Nel 1940 esce il volume di John R. Clark Hall, Beowulf and the Finnesburg Fragment, rivisto e ampliato, con note e introduzione, da C.L. Wrenn e la prefazione dello stesso Tolkien. Il testo è stato poi più volte ristampato nel 1950, 1963e 1972.
Molti suoi lavori apparvero in raccolte dedicate al poema del Beowulf, come il saggio Sutton Hoo and Beowulf in An Anthology of Beowulf Criticism curato da Lewis Nicholson e che include anche il Beowulf: the monsters and the critics di J.R.R. Tolkien.

Con Norman Davis ha curato il volume dedicato a J.R.R. Tolkien in occasione del suo settantesimo compleanno, English and Medieval Studies Presented to J. R. R. Tolkien on the Occasion of His Seventieth Birthday(Allen and Unwin, 1962)

Questo volume uscì per la prima volta nel 1953 e, per lo stesso editore, vide una una seconda edizione ampliata e corretta pubblicata nel 1958. Nel 1973, fu rivisto completamente da W.F. Bolton e infine ristampato dall'Università di Exeter nel 1988.
Nella prefazione, Wrenn scrive che:
While acknowledging my vast indebtedness to all my predecessor in the appropriate places, I obviously owe a deeper and more general debt to them which cannot be effectively indicated. Most of all I am conscious of owing what is valuable in  my approach to Beowulf to the late Professor R.W. Chambers, of University College, London, and to Professor J.R.R. Tolkien, my predecessor in the Chair of Anglo-Saxon at Oxford.

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