Beppe Grillo attacca: "I media vogliono dividerci".

Creato il 12 marzo 2012 da Dagored

O forse si dovrebbe dire Beppe Grillo si difende, dal momento che il comunicato politico numero 49, pubblicato oggi sul blog del comico genovese, è la denuncia di un complotto che, secondo l'attore, mira a dividere quanti hanno aderito al movimento cinque stelle.
Un complotto per di più ordito da alcuni media e soprattutto di quelli di area "liberal", ovvero di centro sinistra, anche quelli che in passato erano invece sempre stati molto vicino alla non-associazione creata da Grillo.
Al di là di tutte le considerazioni sulle condizioni in cui versa il paese contenute nel comunicato, che pure sono condivisibili essendo basate sulla semplice osservazione di quanto a chiunque può capitare di vedere ogni giorno coi propri occhi, il comunicato è un messaggio molto preciso e diretto non solo ai seguaci, ma anche e soprattutto coloro che in questi giorni sembrano lavorare alacremente alla rovina del movimento.
Basta dare un'occhiata superficiale ai siti dei media italiani per capire a chi Grillo si riferisce quando parla di media "liberal". A concentrare la propria attenzione sulle vicende interne del M5S è stato in questi giorni soprattutto il Fatto Quotidiano, il quotidiano di Travaglio e Padellaro che non lascia passare un giorno senza raccontare delle rivolte contro il padre padrone Grillo da parte dei grillini che più anelano alla libertà e alla democrazia interna.
C'eravamo tanto amati, si potrebbe definire lo stato dei rapporti tra Grillo e il quotidiano. Sembrano infatti ormai lontanissimi i tempi in cui c'era una stretta collaborazione e unità d'intenti tra il comico genovese Beppe Grillo e il giornalista torinese Marco Travaglio.
Eppure sono in realtà passati solo sei mesi dall'interruzione della collaborazione tra le due stelle dell'antipolitica, quando gli eventi portarono alla cessazione della rubrica Passaparola tenuta da Travaglio sul blog di Grillo, giustificata già allora con un diverso modo di intendere il far politica in modo alternativo al sistema.

Il fatto è che col passar del tempo il fenomeno dell'antipolitica, legato a personaggi come Di Pietro, De Magistris e Vendola,  è divenuto sempre più simile a quello della politica tradizionale e lo stesso Fatto Quotidiano pare porsi come un organo di stampa di partito, seppur in modo ufficioso, sostenendo in toto quella che potrebbe essere un'aggregazione politica per le prossime elezioni.
Il fenomeno ha finito per isolare completamente Grillo e il M5S, che però non sembrano preoccuparsene, continuando a tenere ben fissi i suoi obiettivi e mantenere inalterata la natura del movimento, che non accetta alleanze con i partiti tradizionali e rifiuta ogni contributo pubblico.
Come già detto in passato il progetto di Grillo e Casaleggio è ambizioso e di difficile realizzazione. Già da molti enti locali nei quali il movimento è riuscito ad eleggere qualche consigliere arrivano notizia che tra gli eletti non sono pochi quelli che prendono le distanze dai principi ispiratori del movimento, cercando di costruirsi una carriera politica tradizionale.
E se le forze centrifughe interne non mancano, non era pensabile che il movimento non subisse anche l'attacco dalle forze esterne che si sentono in concorrenza col movimento grillino, anche perché lo sbarramento che preclude l'entrata nel prossimo parlamento potrebbe essere alzato e questo rende necessario raccogliere il più largo consenso possibile, anche a danno di chi era stato fino a ieri un amico.
Le reazioni che si registrano sul blog di Grillo però mostrano un movimento ancora vivo e pronto a reagire agli attacchi esterni e alle divisioni interne, fedele ancora alla realizzazione del non partito senza strutture e burocrazia, nel quale ogni testa conta per uno e tutti sono chiamati a dare il proprio contributo alla realizzazione del programma, mentre coloro che saranno eletti dovranno soltanto essere coloro che dovranno cercare di realizzarlo, pronti a lasciare il posto a qualcun altro non appena fosse necessario.

Ma la storia è solo all'inizio e sicuramente avrà molti capitoli, prima che si arrivi alla scadenza elettorale del 2013.

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