L’assistenza sessuale si respira già nei bordelli tedeschi: all’Artemis, la più grande casa chiusa della capitale, sono state eliminate le barriere architettoniche che impedivano ai disabili di accedere ai suoi servizi ed è stato assunto personale specializzato per aiutare, ad esempio, chi si muove su una sedia a rotelle.
Già la legittimazione della prostituzione ha fatto registrare numerosi passi in avanti: oggi sono circa 150 mila le “professioniste” registrate e regolarmente tassate, che oltre a pagare i dovuti contributi allo Stato si sottopongono periodicamente a numerosi test che scongiurano il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre anche loro ora hanno la possibilità di usufruire dei servizi pubblici sanitari e assistenziali.
La rivoluzione sessuale in atto si sente anche al di là dei confini nazionali. In Svizzera e in Austria, ad esempio, alcune autorità locali hanno già organizzato corsi professionali per la formazione di addetti alla Sexualassistenz, perche “l’approccio sessuale non può essere solo meccanico ma deve prevedere anche parole e gesti di affetto”. /R.R.) (Fonte: La voce d'Italia 29/01/2011)
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Dal blog ,di cui sopra l'indirizzo, ho appreso ciò e non solo.
Ci possiamo scordare che l'Italia diventi un Paese altrettanto liberale, a meno che il Papa non se ne torni ad Avignone e l'attuale classe dirigente non venga travolta da una slavina e sostituita da persone più degne di guidare uno Stato.
Per il momento, solo anziani ricchi e libidinosi possono farsi un personale bordello fra le innumerevoli mura domestiche, gli altri ....che si arrangino.