Berlusconi ai servizi sociali fenomenologia di un perseguitato

Creato il 16 aprile 2014 da Postik @postikitalia

Finalmente è arrivata la condanna per Silvio Berlusconi,una vera tranvata tra capo e collo! I “grandi inquisitori” non hanno avuto pietà e senza alcuna remorahanno inflitto al pregiudicato ben quaranta ore di servizi sociali – da spalmare comodamente in dieci mesi – presso il Centro Anziani Sacra Famiglia di Boscone milanese. Giustizia è fatta!

Certo, spedire Berlusconi a far volontariato in un centro anziani è un po’ come abbandonare un cieco ad uno spettacolo di mimi, come lasciare Razzi da solo in una stanza con Brunetta e un carlino e costringerlo a trovare le venti differenze, una presa per il culo insomma, ma almeno avrà la possibilità di organizzare un tour indoor per chitarra, bandane e voci con Apicella e Bondi e graziosissime riffe su cui fare la cresta con in palio ambitissimi cateteri e intimo contenitivo di ultimo grido!

Ma bisogna essere onesti, Silvio ha avuto sempre ragione … i giudici sono dei criminali e lui è stato sempre braccato da questi comunisti mangiabambini senza scrupoli!

E alla fine sono stati i giudici a spuntarla, e adesso è solo a causa del loro spietato sadismo se questo martire per la libertà è costretto a rinunciare ad un’ora di vita alla settimana. Che paese incivile!

Quante cose avrebbe potuto fare Berlusconi in quell’ora ingiustamente sottratta? Quanto avrebbe ancora potuto dare al nostro paese se avesse avuto ancora quei sessanta minuti di libertà pura? Non lo sapremo mai … ed è tutta colpa delle toghe rosse!

Forse avrebbe potuto dare altre lezioni di paraculismo a Renzi, anche se l’allievo sembra proprio non averne bisogno, comprare un’utilissima fascia vibrante alla Merkel firmata da Gomez, regalare uno schiarente per il viso a Michelle Obama, svendere Scilipoti al Pd per liberare i Cosentino Brothers o prestare gli occhiali antiuveite aDell’Utri per intenerire gli inquirenti. Mai sapremo quali chicche avrebbe potuto regalarci ancora questo genio incompreso della politica contemporanea!

Ma il nostro eroe non si arrende, nonostante la crudeltà efferata del nemico lui resiste, e  possiamo star certi che troverà “miracolosamente” il tempo per essere ancora protagonista. L’intollerabile limitazione di tempo gli sarà solo di stimolo per essere ancora più attivo e presente: gareggerà per le europee, anche se solo nominalmente, adotterà un imprecisato numero di sedicenti nipoti minorenni di leader nordafricani che stanno prendendo una brutta strada, ma solo per illuminarla meglio, farà del bene come ha sempre fatto, mostrando la sua magnanimità a povere modelle e showgirl cadute in disgrazia, a patto che non superino i ventun’anni e non siano dei cessi, avvierà una fruttuosa compravendita di parlamentari – anche perché i prezzi si sono abbassati -,e infine – dopo un accurato esame del dna che dimostrerà che sono della stessa razza aliena che tenta di invaderci -, riconoscerà come suo discendente diretto Matteo Renzi e manderà Piersilvio ad abitare nel plastico di Cogne nello studio di Porta a Porta con Bonaiuti!

Riepilogando il tutto, un condannato in via definitiva per una enorme frode fiscale consumata mentre era presidente del consiglio gira per quasi un anno liberamente, è chiamato a fare le riforme da un altro promettente galantuomo, viene ricevuto dal Presidente della Repubblica prima dell’udienza dal giudice tutelare e va anche a cena dal già citato galantuomo a palazzo Chigi il giorno prima che vengano stabilite le modalità della pena, e infine se la cava con un’ora alla settimana in un centro anziani di fronte casa.

Pochi giorni prima, au contraire, un manipolo di idioti secessionisti veneti, travestono un trattore da carro armato, solo perché la gondola portaerei la voleva comandare Schettino, e vengono arrestati e schiaffati in prigione per direttissima perché rei di attentare all’unità del Paese sancita dalla Costituzione.

Beh sarò maligno, ma io una leggerissima discrepanza a dire il vero la noto… anzi, su discovery Channel ho visto tribù di tagliatori di teste del Borneo con un sistema politico più equo.