La Commissione servizi e prodotti dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua riunione odierna, ha esaminato, anche alla luce degli esposti presentati, la situazione determinatasi nella giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto, di interviste al Presidente del Consiglio.
Sul punto l’Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate. Considerate le osservazioni pervenute da RAI e Mediaset, la Commissione ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom. La Commissione ha pertanto deliberato, a maggioranza, di comminare a TG1 e TG4 la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a TG2, TG5 e Studio Aperto.
L’Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio ecompletezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso. L’Autorità ha infine chiarito che il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative.
Intanto Mediaset è “allibita per le sanzioni decise oggi dall’Agcom contro le quali ricorrerà immediatamente al TAR”. Infatti, come si legge in una nota, “Con questa decisione l’Autority impedisce di fatto alle televisioni di fare il proprio mestiere di informazione e in questo modo diventa parte anzichè arbitro, come la legge vorrebbe, del confronto politico”.