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Berlusconi: niente matrimoni per i gay né adozioni per loro e i single

Creato il 27 febbraio 2011 da Iljester
27 febbraio 2011 | Politica | Permalink

Berlusconi: niente matrimoni per i gay né adozioni per loro e i singleBeh, se non ci fosse il «neo» delle ninfette che svolazzano leggiadre nelle stanze di Arcore (e questo al di là dei rilievi penalistici dei fatti, ai quali personalmente non credo), direi che Berlusconi incarna la destra che Fini Gianfranco ha sacrificato (o svenduto) in nome di chissà quale dio partitocratico. Un vero peccato, dunque, che la forte e condivisibile dichiarazione del Cavaliere (in direzione di un no secco ai matrimoni gay e alle adozioni per gli omosessuali e i single), debba essere fatta in un contesto nel quale tutta la stampa cosiddetta progressista (un tempo di tutt’altro avviso sul concetto di libero sesso in libero Stato) gli stia andando addosso per i suoi atteggiamenti o comportamenti poco «cristiani» nelle stanze di villa S. Martino. Seppure, tutto è ancora da provare e dimostrare, e seppure i comportamenti poco «cristiani» non siano certamente proprietà intellettuale e fisica di Berlusconi, dovendosi in tal caso fare un po’ di processi morali a tutti i leaders politici che in passato hanno allegramente saltellato da un letto all’altro; leaders che oggi sono su tutti libri di storia. Perché – come spesso capita – nel ricordo collettivo rimangono le grandi imprese, e non i piccoli peccati.
Berlusconi indubbiamente ha sostenuto le ragioni della destra italiana, di quella vera, e non di quella farlocca che segue Fini, la quale ormai non sa più né di carne né di pesce. Eppure, non sono pienamente soddisfatto, perché personalmente certe dichiarazioni avrei volute sentirle da altri e non da Berlusconi. Non me ne vogliano gli estimatori del Cavaliere, ma già ho scritto che non sono berlusconiano, e dunque nel mio sogno destroso, avrei preferito un altro leader che facesse queste affermazioni. Quantomeno un leader più coerente nel proprio stile di vita. Però è chiaro che non si può avere tutto dalla vita, e fare sesso con una ventenne (o anche con due o tre) fuori dal matrimonio è un peccato veniale che qualsiasi sacerdote può assolvere, se solo ci si contrisce abbastanza.
Non so se il Cavaliere si sia a tal proposito contrito (ho qualche dubbio in proposito). Personalmente non lo ritengo rilevante; e non lo ritengo tale soprattutto quando l’azione politica non mira al singolo, ma alla società nel suo complesso. L’intelligenza di un osservatore politico sta infatti nella capacità di scindere il Berlusconi guascone e amante delle belle ragazze discinte alle quali elargisce regali costosi, e il Berlusconi politico che agisce nella società con intenzioni più o meno riformatrici. Che poi su questo agire ci possa essere disaccordo nel merito, è un altro discorso. Indubbiamente però ritengo in malefede coloro che invece utilizzano il Berlusconi privato per aggirare il Berlusconi politico. Come a dire: siccome fa una vita privata da schifo, la sua politica fa schifo. Un sillogismo che non regge e che mostra in pieno la sua debolezza, perché se fosse applicato nei casi più estremi, allora anche il miglior riformatore con una debolezza per le ragazze giovani andrebbe condannato, e questo a prescindere dalle politiche che promuove.
Insomma, tutto questo per dire che potrebbe anche essere vero che privatamente Berlusconi sia un allegro anzianotto voglioso di sesso (la nature c’est la nature), ma è incontestabile che sotto il profilo pubblico, le proposte politiche che mette sul tavolo sono allettanti e sono condivisibili, benché in teoria (più in teoria che in pratica) si pongano di traverso con uno stile di vita ben lontano dal predicato. Del resto, come dicevo prima, dalla vita non si può avere tutto: l’uomo privatamente integerrimo che propone politiche integerrime. Ma è anche vero che (troppo) spesso abbiamo uomini integerrimi (ma non ci metterei la mano sul fuoco) che propongono politiche inesistenti, o non politiche. E allora se debbo scegliere, preferisco il guascone che propone politiche integerrime, che il moralmente corretto che non propone politiche e che si fa solo gli affari suoi e dei suoi amici e parenti.
E poi un’altra cosa. Non credo (e anzi, ne sono più che convinto) che esistano politici assolutamente integerrimi o privi di scheletri nell’armadio. La politica infatti è un affare troppo sporco. Chi la fa – soprattutto a certi livelli – deve pur scendere a qualche compromesso che ne incrinano la verginità morale (alla quale non necessariamente deve conseguire un’incrinazione di quella penale). Ritenere pertanto che esistano gli angeli della politica contrapposti ai diavoli della politica, è infantilmente schematico. Il mondo è molto più complesso, e la sua interpretazione richiede un’acutezza non ideologica, che spesso invero gli organi di informazione non utilizzano, offrendoci una verità filtrata dalle convenienze politiche di parte.
Tornando comunque alle proposte politiche del Premier, giustamente le ritengo condivisibili. Anzi, condivisibilissime. Mi auguro però che tra una serata allegra e l’altra (se mai ce ne saranno ancora), il Cavaliere dia sostanziale seguito alle proprie dichiarazioni roboanti, nella direzione della tutela della famiglia naturale e degli istituti che la riconoscono come unico concetto di famiglia ammesso nel nostro ordinamento.

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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