Arcibaldo Miller , pm napoletano, ha l’incarico di vigilare sull’operato della magistratura di tutta Italia. Deve pronunciarsi sull’ispezione a Bari , considerando il fatto che l’indagine sulle escort del Cavaliere sia stata insabbiata per evitare la diffusione di documenti imbarazzanti per il premier. Nella sua testimonianza Miller afferma di conoscere Verdini e altri esponenti di rilievo del Pdl.
L’interrogatorio ruota intorno a una riunione del 2009 a casa di Verdini dove c’erano anche il sottosegretario Caliendo , il senatore Dell’Utri , il faccendiere Flavio Carboni , l’avvocato generale della Cassazione Antonio Martone e Lombardi. Si era deciso di come agire sulla Consulta per salvare il Lodo Alfano. Miller afferma che non nega che si era parlato in maniera generica del Lodo Alfano. Ma l’argomento chiave è la sua candidatura alla presidenza della Regione Campania , ma Miller non era convinto. Lo chiamò anche Cosentino , ma Miller declinò ulteriormente. Allora Berlusconi gli offrì la città di Napoli , ma rifiutò quando pose la condizione, inaccettabile, di una sua squadra per la giunta.
Nei conti del sottosegretario Caliendo sono stati individuati oltre un milione di euro intestati a lui e la banca Arner, la banca più perquisita d’Italia per riciclaggio e depositaria di fondi neri. Il sottosegretario, che ha partecipato alla riunione, afferma agli inquirenti che in quarant’anni non aveva mai ricevuto segnalazioni su processi. Viene smentito dal magistrato Enrico Altieri , che era il presidente della Cassazione che si doveva occupare delle tesse eluse da Mondadori , che ricorda un fatto del 2009 “ In una pausa di un convegno dell’ottobre 2009 Caliendo mi avvicinò ed effettuò un sondaggio circa le mie opinioni sulla causa pendente in Cassazione relativa alla Mondadori. Mi disse che quella causa era molto importante e che le conseguenze potevano essere pesanti per la parte privata. Quindi cercò di sondare il mio orientamento . Io ovviamente risposi in modo evasivo. A questo punto Caliendo mi diede un foglio su cui erano scritti la data dell’udienza , la causa e il suo numero al quale mi pregò di chiamarlo dopo che avessi terminato lo studio. Effettivamente due giorni dopo sentii Caliendo al quale dissi che la questione era complessa”.
La causa Mondadori è stata trasferita alle sezioni unite con un provvedimento voluto dal Presidente Vincenzo Carbone, finito sotto inchiesta. La vertenza Mondadori , nata da una verifica fiscale della Finanza del 1995 , era ferma dal maggio 2000. Il verdetto finale era previsto nell’ottobre 2009 : la multa rischiava di arrivare , con tasse e interessi, a 300 milioni di euro. L’avvocatura dello Stato si allinea alla richiesta di rinvio della difesa prima ancora che l’istanza venga presentata.
Una legge ad hoc permetterà a Berlusconi di pagare solo 8 milioni di euro.