Berlusconi non è ancora finito. Roberto Saviano fa bene ad affermarlo e ricordarlo. Per fortuna qualcuno, consapevole, che la battaglia culturale non è ancora terminata, poichè non può finire, c’è. Infatti, si producono più danni dietro le quinte che sul palcoscenico e, per ripulire il teatro, i commedianti devono cambiare, non solo le prime donne.
Berlusconi, al momento, attende un’evoluzione dell’opinione pubblica. Sostiene il governo, di soppiatto, e lo appoggia gentilmente, senza brio e senza troppa convinzione. Dall’altro lato c’è un Bersani che è talmente tanto non convinto delle sue affermazioni e del suo ruolo, che non fa altro che pronunciare frasi del tipo: “Avete capito bene?”, “Ci siamo capiti?”. L’unica cosa che dovrebbe essere realmente compresa è che Bersani deve cambiare agenzia di comunicazione, prima. Dopo, farsi da parte, o tagliare i fili del burattinaio con baffetto che, come la Francia di un tempo, si contrappone in trincea ad un attacco di panzer. L’armata brancaleone della politica italiana va culturalmente disarmata.
Monti, da tecnico, ha spianato la strada per una liberazione della società dalle oppressioni di lobby egoiste e castranti. Ora, però, la politica deve risolvere i problemi istituzionali. Se le Istituzioni non sono schermate dalle metastasi sociali, lo Stato non esiste.
Berlusconi finirà quando il Parlamento sarà in grado di produrre una nuova legge elettorale, quando il conflitto di interessi sarà risolto, quando l’opposizione smetterà di essere connivente del barbaro miliardario.
Il tema della macchina del fango, che tra l’altro poteva essere letto in chiave bipolare, è ormai risolto. Dal fango ci si può pulire. La nuova battaglia politico culturale vuole l’affermazione del valore materno delle istituzioni, ventre di virtù. Vuole l’affermazione del valore dell’ascolto sociale, senso del popolo. Vuole l’affermazione del valore umano oggetto di dibattito politico e di costruzione sociale.
Berlusconi tutto può contro popolo, Istituzioni ed economia. Nulla può contro la dialettica culturale, poichè ne è privo e non è in grado di controllarla.
E’ vero, Berlusconi non è ancora finito. E’ vero che non è ancora finita… ma è anche vero che se le “teste pensanti” rimangono fuori dai parlamenti, gli scempi torneranno a vita nuova, nascendo direttamente dalle ceneri delle proprie vittime.