Ecco i risultati della manovrona dell'estate 2011: 195 MILIARDI DI EURO in tre anni, il cui peso ricadrà per la maggiorparte su chi già paga, sui ceti medi, su chi ha bisogno dei servizi pubblici di base. E non bastano le misure sui tagli ai costi della politica - ovviamente necessari e sacrosanti, anche se numericamente non rilevanti - a giudicare positiva una manovra che si abbatterà come una scure sui già disastrati redditi delle famiglie italiane, tagliando i fondi già sforbiciati ai ministeri, riducendo notevolmente i fondi per gli enti locali (tradotto: 6mld a Regioni, Comuni e Province + 8,5mld ai Ministeri: nuove tasse locali per tutti); altre accise sui carburanti, deroghe ai contratti nazionali di lavoro, e via dicendo.
Le poche misure di compensazione - finalmente recepite, dopo 2 anni di richieste esplicite da parte del PD, tipo la tassazione sulle rendite finanziare dal 12,5% al 20% o la reintroduzione della tracciabilità (solamente fissata a 2500 euro) non sono certo sufficienti a riequilibrare una manovra che avrà ricadute pesantissime su tutti noi.
GLI ITALIANI PAGANO L'INCAPACITA' DI QUESTO GOVERNO