E a questa promessa ne seguono altre: "una moratoria fiscale, previdenziale e bancaria almeno per un anno finalizzata a trasformare l'isola in zona franca", la costruzione di un casinò e di un campo da golf, più colori al paesaggio, addirittura la candidatura di Lampedusa al Nobel per la pace.
E giù applausi, grida di gioia, ringraziamenti, lacrime di felicità da parte dei presenti per il loro premier-Superman il quale, come da lui stesso dichiarato con solo una punta di compiacimento e sano realismo "ha il vezzo e l'abitudine di risolvere i problemi. Fino a ieri non avevo la soluzione al problema chiara e quindi non mi avevate ancora visto. Poi ho messo a punto un piano." Sì, come con i rifiuti di Napoli.
Comunque, tutto bene quel che finisce bene, con lampedusani felici e contenti.Non proprio, perchè chi contestava Berlusconi c'era, eccome.
Ma non solo il sindaco di Lampedusa ha intimato ai propri concittadini di non rompere le scatole: "ma che è? togliete 'ste minchia (di cartelloni), che sennò il Presidente non parla", ma addirittura un gruppo di loschi figuri ha minacciato pesantemente i contestatori, come si sente nel filmato:
"Berlusconi è venuto a salvarvi il culo, portate via questi cartelli. Queste telecamere ve le facciamo mangiare, vi ammazziamo come i cani oggi, te lo giuro".
Il tutto con la polizia a pochi metri del tutto indifferente.