Berlusconi torna a parlare. E dimostra ancora una volta la sua pochezza.

Berlusconi torna a parlare dopo un lungo ed opportuno silenzio. E torna a stupire. Stupisce prima di tutto perché ha ancora il coraggio di parlare, ma dato che siamo in Italia, riflettendoci, non c’è nulla di strano: la vergogna è stata cancellata dal dizionario ufficiale già da qualche tempo. Stupisce anche perché non sembra minimamente rendersi conto della situazione e pone come problema principale agli Italiani quello di eventuali quanto fantomatiche elezioni ad ottobre volute dalla sinistra che, secondo il suo vaticinio, le vincerebbe. Non considera, l’artefice della maggior parte dei nostri guai, che gli Italiani oggi hanno ben altri problemi, primo fra tutti quello di sopravvivere alla “cura Monti”. E non considera che anche lui avrà ben altri problemi in caso di elezioni anticipate. Infatti, anche se le stesse fossero vinte dalla sinistra come il nanomorale continua a paventare dopo anni ed anni di spauracchi, in realtà esse sarebbero vinte dal partito dell’astensione al quale anch’io credo mi iscriverò per la prima volta in vita mia. Questo significherebbe che chiunque vincesse non rappresenterebbe il Paese e non avrebbe alcun titolo per governare. Questo significherebbe l’apertura di uno scenario imprevedibile in cui tutto sarebbe possibile, anche ipotesi davvero poco tranquillizzanti. Il tutto mentre non si parla più da tempo di riforma della legge elettorale, mentre si cercano accordi e convergenze al centro, mentre la classe politica tutta, non solo Berlusconi, sta dando estrema prova di inadeguatezza, irresponsabilità e criminalità mentale e morale. Tutto questo gli Italiani lo vedono bene. Berlusconi, a quanto pare, no.

Luca Craia