Dalla guida della Lonely Planet leggo che: "Le Bermuda prendono il nome dal capitano di marina spagnolo Juan de Bermúdez, che avvistò le isole disabitate verso il 1503. Gli spagnoli non rivendicarono l'arcipelago, che tuttavia divenne presto un importante punto di riferimento per i galeoni che attraversavano l'Atlantico tra la Spagna e il Nuovo Mondo. Poiché le Bermuda sono circondate da una pericolosa barriera corallina, gli spagnoli ebbero molti incidenti di navigazione e lasciarono in fondo al mare un bottino tale che alcuni furono indotti a considerare le immersioni subacquee qualcosa di più che un semplice sport.Nel 1609 l'ammiraglio Sir George Somers faceva rotta dall'Inghilterra con i rifornimenti destinati al recente insediamento colonico di Jamestown, Virginia, quando la sua nave, la Sea Venture, naufragò proprio al largo delle Bermuda. Per sostituire la nave perduta, l'ammiraglio ne costruì altre con il locale legno di cedro, quindi riprese la navigazione ma lasciò sul posto un paio di uomini per attestare il possesso britannico delle isole. Pare che l'esperienza di questi naufraghi abbia indotto Shakespeare a scrivere 'La tempesta'. Nel 1684 le Bermuda divennero una colonia della corona britannica. Gli schiavi giunsero per la prima volta nel 1616; per la maggior parte furono prelevati con la forza dall'Africa, ma alcuni erano nativi americani, impiegati nei lavori domestici e nel commercio che non nel settore agricolo. Finalmente, nel 1834, la schiavitù fu abolita. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento le Bermuda diventarono una destinazione invernale alla moda per gli 'snow birds', cioè per coloro che, volendo svernare al caldo, si imbarcavano sulle navi a vapore che collegavano regolarmente New York con Hamilton".
Eccovi qualche foto.