Bernate Ticino, storie di ‘ndrangheta al nord. Qui a Bernate Ticino tra le campagne di borgo Rubone e il Naviglio Grande. Qui in questo magnifico scenario l’ndrangheta è viva e colpisce, ne racconta nelle sue confessioni da pentito Antonio Belnome. E’ lui che racconterà la tremenda morte per omicidio di Rocco Stagno avvenuto il 29 marzo 2010 «Dino stava scannando una pecora. Ce l’aveva appesa e la stava lavorando. Rocco Stagno mi chiese “Come mai qua?”. Sono venuto a trovare Dino, poi sono venuto anche ad ordinare delle pecore. Rocco Stagno era messo a fianco a me un metro. Rocco Cristello rimase nascosto, con la pistola. Dopo cinque minuti uscì Rocco da là dentro e gli sparò tre colpi, tutti a livello alto, uno addirittura quando era già per terra, gli sparò un ultimo colpo e lo prese in faccia. Rocco Stagno cadde a terra, tutto col tremolio, e morì quasi subito. Poi Dino, con la canna dell’acqua gli buttò l’acqua addosso». (Il Giorno)
Ovviamente anche il terreno scenario dell’omicidio è di un calabrese al nord , il terreno è situato in via San Giorgio a Bernate Ticino ed il proprietario era Leonardo Prestia, condannato all’ergastolo. Sempre in quelle terre veniva sepolto Rocco Stagno, le sue ossa insieme a tanti animali è qui che grazie Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sorgerà un ostello in vista di Expo 2015 non solo Expo ma anche tanta natura e cultura tra Castelletto di Cuggiono, il Rubone e scenari da incanto.
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