Invece il segretario PD, come l’ultimo dei kamikaze, in queste settimane ha solo perso tempo, inseguendo Grillo e il M5S, i quali non sono arrivati in Parlamento per governare, bensì per sparigliare, per sbeffeggiare la vecchia politica incrostata di privilegi. E Bersani, anziché dimostrare agli italiani che lui o il suo partito non fanno parte di quella incrostata politica, cerca Grillo, tenendosi stretto quello che Grillo vorrebbe togliergli: il finanziamento pubblico ai partiti, i lauti stipendi da parlamentare.
Suggerito da Il Jester
Uno sberleffo per il segretario PD, con aspirazioni da Presidente del Consiglio, davvero tristo e che dà una cattiva immagine di una sinistra non solo incapace di vincere, ma pure priva di orgoglio. Una sinistra che sa fare la voce grossa solo e se deve attaccare Silvio Berlusconi, che in queste settimane – nonostante il peso dei processi milanesi – ha offerto più volte a Bersani una mano d’aiuto. Mano sdegnosamente rifiutata, quasi che il Cavaliere fosse un appestato.
Il fatto è che Bersani dimentica che il PDL ha quasi vinto queste elezioni. E se Bersani può contare su una nutrita schiera di deputati alla Camera, non è per merito dei voti presi, ma del premio di maggioranza. Perciò, sarebbe meglio che rinsavisse e facesse quello che ogni candidato premier che abbia clamorosamente fallito dovrebbe fare in queste occasioni: ritirarsi. Farsi da parte e lasciare agli altri l’incombente di gestire questa delicata fase politica.
L’Italia ha bisogno sicuramente di un governo, ma di un governo stabile. Un governo fatto di persone serie e di gente che intende seriamente portare una ventata di novità nel nostro paese. Non ha certo bisogno di Bersani né di Grillo, né del loro teatrino politico, davvero vergognoso sia per tutti gli elettori che hanno votato PD, che devono sopportare un segretario che non ha capito quanto è arrivato il momento di dire stop e sia il resto degli italiani che non hanno votato PD né Grillo né Vendola, che invece devono subire gli schiaffi del comico genovese al nostro paese.
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Bersani si faccia da parte e di corsa. Lasci a Napolitano e gli altri esponenti del suo partito la gestione della crisi. Probabilmente riusciranno a trovare il bandolo della matassa in poco tempo e l’Italia finalmente avrà il suo governo. Non sarà completamente rosso, forse sarà rosato con striature azzurre. Ma certamente non sarà giallo.