Bertrand Russell
- Di due attività che gli siano state insegnate, l’uomo generalmente preferisce la più difficile: nessun giocatore di scacchi gioca a dama. (da Saggi scettici (Psicologia e politica))
- È indesiderabile credere vera una proposizione quando non c’è alcun fondamento per supporre che sia realmente vera.
- Gli uomini temono il pensiero più di qualsiasi cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa. Il pensiero è rivoluzionario e terribile. Il pensiero non guarda ai privilegi, alle istituzioni stabilite e alle abitudini confortevoli. Il pensiero è senza legge, indipendente dall’autorità, noncurante dell’approvata saggezza dell’età. Il pensiero può guardare nel fondo dell’abisso e non avere timore. Ma se il pensiero diventa proprietà di molti e non privilegio di pochi, dobbiamo finirla con la paura.
- I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è. (da The Problem of China, George Allen & Unwin, Londra, 1922)
- I tipi di lavoro sono due: il primo, modificare la posizione di materia sulla o vicino alla superficie della Terra rispettivamente ad altra materia simile; il secondo, dire ad altre persone di fare questo. Il primo tipo è brutto e mal pagato; il secondo è piacevole e pagato molto bene. (da Introduction to Mathematical Philosophy)
- Il metodo del “postulare” quello che vogliamo ha molti vantaggi; sono gli stessi vantaggi di un furto nei confronti di un onesto lavoro. (da Introduction to Mathematical Philosophy)
- In ogni schema ordinato tendente a comporre il modello della vita umana è necessario introdurre una certa dose di anarchia. (da Saggi Scettici; citato in Bart Kosko, Il fuzzy pensiero)
- L’universo, quale l’astronomia ce lo rivela, è immenso. Quant’altro ci sia di là della portata dei telescopi, non possiamo dire; ma quella parte che non conosciamo è di inimmaginabile immensità. Nel mondo visibile la Via Lattea rappresenta un minuscolo frammento. In questo minuscolo frammento il sistema solare è una macchia infinitesima, e di questa macchia il nostro pianeta costituisce un puntolino microscopico. Su questo puntolino tanti minuscoli aggregati di carbonio ed acqua, dalla struttura complicata, e dotati di alquanto inusuali proprietà fisiche e chimiche, strisciano per pochi anni, fino a quando non tornano a dissolversi negli elementi di cui sono composti. Dividono il loro tempo tra il lavoro escogitato per posticipare il momento in cui ciascuno di essi si dissolverà, e frenetiche lotte per impedire quel lavoro agli altri esseri della loro specie. Convulsioni naturali distruggono periodcamente migliaia o milioni di essi, e le malattie ne spazzano via prematuramente un numero anche maggiore. Questi avvenimenti sono considerati disgrazie; ma quando gli uomini riescono a procurare con le loro stesse mani simili distruzioni, ne gioiscono, e ne rendono grazie a Dio. (da Saggi Scettici, 1928)
- La causa principale dei problemi è che al mondo d’oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
- La fede in una missione divina è una delle tante forme di certezza che hanno afflitto la razza umana. (da Saggi impopolari)
- La matematica, vista nella giusta luce, possiede non soltanto verità ma anche suprema bellezza – una bellezza fredda e austera, come quella della scultura. (da Misticismo e logica)
- La psicologia dell’adulterio è stata falsata dalla morale convenzionale, che esclude, nei paesi monogami, che l’attrazione per una persona possa coesistere con il serio affetto per un’altra. Tutti sanno che questo è falso. (da Matrimonio e Morale)
- La società di oggi tende al formicaio. Lo Stato non si pone più come un assoluto di fronte ai singoli e ai gruppi: è semplicemente lo strumento amministrativo della società stessa. (Hegel aveva presagito qualcosa del genere con l’idea dello «Stato etico»). Perciò lo Stato da una parte è totalitario (ripeto qualsiasi ne sia la struttura istituzionale), ma d’altra parte è sconsacrato.
- Non c’è più «ragione di Stato», nel senso che non si possono più invocare i fini superiori dello Stato contro le esigenze e le convinzioni della comunità sociale.
- Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c’è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che – posto che la mia asserzione non può essere confutata – dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente.
- Siamo portati a pensare che, per effetuare in pratica misure precise, sia preferibile usare una sbarra d’acciaio piuttosto che un’anguilla viva. È uno sbaglio; non perché l’anguilla ci dica quel che si presume la sbarra debba dirci; bensì perché in realtà la sbarra non ci dice niente di più di quel che non ci dica l’anguilla. Non è che le anguille siano rigide: è che in realtà le sbarre d’acciaio si contorcono. A un osservatore che si trovasse in un determinato stato di moto, l’anguilla apparirebbe rigida mentre la sbarra sembrerebbe agitarsi esattamente come noi vediamo agitarsi l’anguilla. Per chiunque si muovesse in modo diverso sia da noi sia da questo osservatore, tanto l’anguilla quanto la sbarra apparirebbero in agitazione. E non è il caso di affermare che un osservatore ha ragione e un altro ha torto. In faccende del genere, quel che si vede non va riferito unicamente al processo fisico osservato, ma anche al punto di vista dell’osservatore. Le misure delle distanze e dei tempi non rivelano direttamente le proprietà delle cose misurate, ma i rapporti tra le cose e il misuratore. (da L’ABC della Relatività)
- Temere l’amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti. (da Matrimonio e Morale)
- Tre passioni, semplici ma irresistibili, hanno governato la mia vita: la sete d’amore, la ricerca della conoscenza e una struggente compassione per le sofferenze dell’umanità. (da Autobiografia)
- Una delle differenze tra la poesia e la nuda enunciazione di un fatto è che la poesia cerca di portare il lettore dietro le parole, verso ciò che esse significano. (da La conoscenza umana. Le sue possibilità e i suoi limiti, traduzione di Camillo Pellizzi, Longanesi, Milano)
- A me sembra che tutti, con pochissime eccezioni, facciano un cattivo uso del potere e di conseguenza la cosa più importante è distribuire il potere quanto più si può e non dare un immenso potere a una piccola cricca.
- Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
- Ho escogitato un piano molto utile per quel che riguarda le preoccupazioni, ed è pensare: “Vediamo un po’, qual è la cosa peggiore che possa accadere?”. [...] La preoccupazione proviene dal non voler affrontare le probabilità spiacevoli.
- L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione.
- L’invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente.
- La prima necessità è rendersi conto dei mali del mondo.
- La tolleranza delle opinioni, se è veramente piena, consiste nel non esercitare pressioni su nessun tipo di opinione finché non provoca un’azione criminale.
- Naturalmente il lavoro non può dare felicità se non ha successo. Ma se lo ha, riempie le giornate e dà un’immensa gioia.
- Sarei disposto ad aver meno piaceri, se potessi essere un po’ più intelligente.
- Sarei propenso a dire che è fanatico chi pensa che qualcosa possa essere tanto importante da superare qualsiasi altra.
- [...] soltanto gente crudele può aver inventato l’inferno. Persone con sentimenti umani non avrebbero gradito l’idea che quanti sulla terra fanno cose condannate dalla moralità della loro tribù, debbano soffrire eternamente senza nessuna possibilità di riscatto. Non credo che la brava gente possa accettare un’idea simile.
- Superficialmente, direi che la scienza è quel che sappiamo e la filosofia è quel che non sappiamo. È una definizione semplice e per questa ragione le domande si trasferiscono dalla filosofia alla scienza, man mano che il sapere progredisce.
- Tutto quel che sapete far bene contribuisce alla vostra felicità.
- Una grandissima parte dei mali dei quali soffre il mondo sono dovuti al fanatismo.
Dall’articolo La migliore risposta al fanatismo: il liberalismo, New York Times Magazine, 16 Dicembre 1951
- 1. Non sentirti assolutamente certo di nulla.
- 2. Non pensare che valga la pena procedere nascondendo la realtà dei fatti, perché è sicuro che essa verrà alla luce.
- 3. Non cercare di scoraggiare la riflessione perché è sicuro che ci riuscirai.
- 4. Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l’imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia e illusoria.
- 5. Non avere alcuna venerazione per l’altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.
- 6. Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.
- 7. Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.
- 8. Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l’intelligenza come dovresti, nel primo caso vi è una più profonda consonanza con le tue posizioni che non nel secondo.
- 9. Sii scrupolosamente sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo il tentare di nasconderla.
- 10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
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