Anche quest’anno Milano ha ospitato l’edizione italiana dei Best Italian Wine Awards, la classifica dei 50 migliori vini d’Italia nata da un’idea di Luca Gardini e Andrea Grignaffini che punta a dare visibilità alle eccellenze di settore in Italia e all’estero.
Un evento che assume ancor più valore se inserito nel percorso di avvicinamento all’Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che dominerà le scene nell’anno a venire focalizzando l’attenzione dei media internazionali proprio sul tema dell’alimentazione e del cibo, raccontandone tecnologie, innovazione, cultura e tradizioni.
Lunedì 22 settembre 2014, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo a Milano nel corso di un evento dedicato alla stampa e agli operatori del settore, sono state premiate le etichette italiane selezionate insieme a un comitato tecnico composto da giornalisti di comprovata esperienza, critici ed esperti internazionali.
La classifica è frutto di 250 fra le migliori etichette italiane sono state degustate alla cieca, votate e classificate dalla giuria composta da Tim Atkin (Londra), Wine Writer tra i più premiati al mondo e Master of Wine con 25anni di esperienza, Raoul Salama (Parigi), docente presso la facoltà di Enologia di Bordeaux, giornalista e degustatore professionale, Christy Canterbury (New York) giornalista e Master of Wine degli Stati Uniti, Daniele Cernilli, decano della degustazione e giornalista enogastronomico fra gli artefici del Gambero Rosso, Antonio Paolini, esperto di enogastronomia e di degustazione, che firma su alcune fra le maggiori testate di settore e Pier Bergonzi, giornalista per La Gazzetta dello Sport e appassionato di enogastronomia, fondatore della rubrica “Gazza Golosa”.
Oltre alla classifica dei 50 migliori vini d’Italia, Best Italian Wine Awards ha assegnato anche quest’anno otto Awards, i premi speciali dedicati ai vini, alle aziende e alle persone che si sono distinte nel mondo vitivinicolo italiano.
Costanza produttiva negli anni e rispetto del Genius Loci. A un’azienda modello nell’anno della scomparsa di Paolo Rabotti, figura di riferimento della Franciacorta e papà di Monte Rossa.
Vincitore 2014: Cabochon Brut Millesimato 2009 dell’azienda franciacortina Monte Rossa
Premio Comunicazione e Social Media
Spirito d’intraprendenza e capacità di proporre un’immagine al passo coi tempi. Ha trovato la via per comunicare in modo diretto e molto efficacie sfruttando al meglio le possibilità che la rete dei social network mette a disposizione.
Vincitore 2014: Casa Vinicola Zonin
Premio Vino Promessa
Sguardo al futuro e lungimiranza per una cantina che ha fatto del biodinamico una bandiera.
Vincitore 2014: MaraMia 2012 – Tenuta Mara
Premio Vino Pop
Un metodo classico che abbina qualità e semplicità e sta conquistando il mondo. La chiave del successo sta in milioni di bottiglie su standard alti.
Vincitore 2014: Cuvée Imperiale – Berlucchi
Premio Azienda della Storia
Ha superato il muro dei 100 anni. E’ un’icona del vino friulano ed ha saputo conquistare anche i mercati internazionali.
Vincitore 2014: Livio Felluga
Premio Vino e Terroir
Rispetto del vitigno autoctono, del luogo di origine e del lavoro dell’uomo: il più autentico connubio che un vino possa cercare di esprimere.
Vincitore 2014: Blanc de Morgex et La Salle Valle d’Aosta DOP – Ermes Pavese
Premio Exploit
La joint venture tra due grandi aziende che sono simbolo di eccellenza nei rispettivi territori ha sorpreso positivamente il mondo del vino e ha spalancato le finestre su una grande scommessa.
Metodo classico e Prosecco, insieme, alla conquista del mondo.
Vincitore 2014: Bisol – Tenute Lunelli
Premio Miglior Sommelier
Classe, sensibilità, professionalità e una straordinaria cultura in materia di vino. Solo con queste caratteristiche si può essere il custode della più prestigiosa e profonda cantina del mondo.
Vincitore 2014: Alessandro Tomberli – Enoteca Pinchiorri
Il primo premio del Best Italian Wine Awards 2014 è stato assegnato a Romano Dal Forno storica e prestigiosa azienda veneta per il suo Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2008.
Dalla Toscana la Tenuta Sette Ponti si è classificata seconda per l’Oreno 2011. Il terzo premio è andato in Campania e più precisamente sulla Costa D’Amalfi per il vino Furore Fiorduva 2012 di Marisa Cuomo. Ha ritirato il premio Andrea Ferraioli.
Il quarto posto è stato di Luciano Sandrone con il Barolo Cannubi Boschis Luciano Sandrone 2010 dal Piemonte, il quinto di Argiolas con il Turriga 2010 dalla Sardegna.
Una conferma il sesto posto di Tenuta San Guido con il Sassicaia 2011 dalla Toscana, seguito da Casanova di Neri con il Brunello di Montalcino Cerretalto 2008 dalla stessa regione. L’ottavo posto è stato assegnato al Trebbiano D’Abruzzo 2010 di Valentini. Tornando in Toscana Luca D’Attoma ha vinto per il Duemani 2011.
La decima posizione è stata di Giuseppe Mascarello e Figlio con il Barolo Santo Stefano di Perno 2009 dal Piemonte, l’undicesima del Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Capanna. La dodicesima del Barolo Lazzarito 2010 di Vietti, la tredicesima di Sottimano con il Barbaresco Currà 2010, la quindicesima di Malvirà con il Roero Riserva Renesio 2009 tutti e tre dal Piemonte. Il quattordicesimo, sedicesimo e diciottesimo premio sono stati assegnati a Podere Poggio Scalette con il Piantonaia 2011, a Gorelli Le Potazzine con il Brunello di Montalcino Riserva 2006, a Tua Rita con il cru Redigaffi 2011 tutti e tre dalla Toscana. La Sicilia ha ricevuto due premi con la diciassettesima posizione di Palari con il Faro 2009 e la diciannovesima di Marco De Bartoli con il Vecchio Samperi Ventennale senza annata. Cinque diverse aziende piemontesi hanno poi occupato la classifica: al ventesimo posto Ettore Germano con il Riesling Hérzu 2012, al ventiduesimo Pio Cesare con il Barolo Ornato 2010, al ventitresimo Le Piane con il Boca 2010, al ventiquattresimo Conterno Fantino con il Barolo Sorì Ginestra 2010 e al venticinquesimo i Fratelli Alessandria con il Barolo Monvigliero 2010. Ancora Toscana per il ventunesimo posto con il Tenuta di Nozzole de Il Pareto 2010, il ventiseiesimo della Tenuta dell’Ornellaia con il Masseto 2011, il trentaquattresimo di Le Macchiole con Paleo Rosso 2010, il trentacinquesimo di Grattamacco con il Bolgheri Rosso
Superiore 2011. La Lombardia sfoggiava i suoi gioielli di famiglia con il Nino Negri Sfursat 5 Stelle 2010 al ventisettesimo posto, Ca’ del Bosco con la sua pluripremiata Franciacorta Brut Riserva Cuvée AnnaMaria Clementi 2005 al trentaseiesimo e Ar.Pe.Pe dalla Valtellina con il Grumello Buon Consiglio Riserva 2005. Ritroviamo la Campania con il Mastrobernardino Taurasi Riserva Etichetta Bianca 2008 al ventottesimo. Ancora molti i nomi dal Piemonte anche da zone meno note con Ca’ D’Gal con il Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2008 al ventinovesimo, Torraccia del Piantavigna con il Ghemme 2007 alla posizione successiva, Palladino con il Barolo Parafada 2010 al 32°, Fratelli Barale con il Barolo Bussia 2009 al 33°, Domenico Clerico con il Barolo Ciabot Mentin 2010 al 38°, Bussia Soprana con Barolo Vigna Colonello 2009 al 39°, Elvio Cogno con il Barolo Bricco Pernice 2009 al 40°, Nervi con il Gattinara Molsino 2006 al 41°, Prunotto con il Barolo Bussia 2010 al 46° e Castello di Verduno con il Barolo Monvigliero Riserva 2006 al 47°. La trentunesima posizione era di Polvanera con il Primitivo di Gioia del Colle 17 Vigneto Montevella 2011 dalla Puglia. Altri premi alla Toscana con il Castello del Terriccio e il suo Lupicaia 2009 al 43°, con il Podere il Carnasciale e il suo Il Caberlot 2010 al 48°, a Biondi Santi con il Brunello di Montalcino Riserva 2008 al 49°. Due aziende dell’Alto Adige, due vini ottenuti dallo stesso vitigno: Brenntal Gewürztraminer 2011 di Cortaccia al 44° e Terminum Gewürztraminer 2012 di Tramin al 45° posto.
Dalle Marche l’azienda Pollenza con Il Pollenza 2011 occupava la trentasettesima posizione e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2009 chiudeva la classifica.
I nomi della maggior parte aziende premiate per i loro vini testimoniano quanto l’Italia del vino abbia un grande prestigio e un’indubbia notorietà anche al di fuori dei nostri confini.
La premiazione seguita da alcuni fra i più illustri nomi del mondo del vino, giornalisti e appassionati, ma soprattutto i produttori si è conclusa con un piacevole brindisi a base di champagne Thienot e appetitose sfiziosità.
www.biwawards.it
di Giovanna Moldenhauer