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Bestseller 2015: le classifiche di vendita e la cultura dell’omologazione

Da Ayameazuma

Bestseller 2015: le classifiche di vendita e la cultura dell'omologazione

Amazon ha pubblicato la lista dei libri più venduti dell'anno, sia in formato ebook, che cartaceo. Due sono stati scritti da autori inglesi. I primi quattro autori sono donne, mentre, tra i primi 20 titoli, undici sono stati scritti da uomini.

"La ragazza del treno", thriller d'esordio di Paula Hawkins, come ci si aspettava, ha battuto tutti gli altri. Il libro, che era già diventato un istant bestseller del New York Times, non solo è il libro più venduto, sia in formato cartaceo che Kindle, è anche il più desiderato.

Bestseller 2015: le classifiche di vendita e la cultura dell’omologazione
Al 6° posto nella ebook best seller list, e al 1° posto tra i libri stampati, si trova un'altra delle uscite più attese di quest'anno, il secondo romanzo di Harper Lee, "Go Set a Watchman".

La vincitrice del Premio Pulitzer, ha dichiarato di averlo scritto anni prima dell'uscita del capolavoro "Il buio oltre la siepe". Questa scoperta ha creato un certo clamore, molto più di quanto ne abbia creato il libro stesso, che pare non essere così coinvolgente, a giudicare dalle recensioni.

D'altronde, molto raramente i libri più venduti sono tra i migliori. E infatti, accanto a "Go Set a Watchman", troviamo le "50 sfumature di grigio" raccontate dal protagonista maschile, Christian. Un successo dovuto anche all'effetto della "Hollywood reboot culture", come viene definita su Electric Literature. Per cui, opere adattate per la Tv o il cinema vengono spinte in cima alle classifiche di vendita, come ad esempio "Il Marziano" di Andy Weir.

Per dirla con le parole Sara Nelson, direttore editoriale di Amazon Kindle, la lista dei bestseller suggerisce che le persone vogliono essere intrattenute... e spaventate. Infatti, le classifiche dei libri più venduti sono completamente dominate da thriller, misteri, romanzi rosa e Young Adult.

Cosa se ne può dedurre? Innanzitutto che se ci basassimo solo sui bestseller saremmo tutti omologati ad una cultura prodotta interamente da uomini bianchi di lingua inglese, che si dedicano ad una ristretta gamma di stili e soggetti.

In realtà, le vendite non hanno alcuna relazione con la qualità o la popolarità di un libro: è migliore un titolo che vende 100.000 copie in un anno, ma è rapidamente dimenticato, o uno che ne vende 10.000 l'anno per 50 anni? E quanti dei libri più venduti 50 anni vengono ancora oggi ricordati?

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