Dopo le vette raggiunte da Breaking Bad, gli autori Vince Gilligan e Peter Gould decidono di girare uno spin-off sulla vita dello stravagante avvocato Saul Goodman. Che era stravagante lo si era capito in Breaking Bad: perché e come ci fosse diventato in quel modo no. E per l’appunto è stato creato questo spin-off. Che a mio avviso ricorda la prima stagione di Breaking Bad, con alcune scene forti alternate a momenti soft in cui si punta essenzialmente alla caratterizzazione dei personaggi. Si rivedono personaggi come Mike e Tuco e nuovi personaggi che ruotano intorno alla figura di Saul: un personaggio ambiguo che ha difficoltà nel trovare la sua strada maestra. Alla fine di questa stagione (nell’ultima scena), se ho capito bene, deciderà cosa fare nella sua vita, una sorta di fusione tra quello che era (un truffatore) e quello che poteva essere (un avvocato).
Ottimo Bob Odenkirk nell’interpretare un personaggio così a 360 gradi. Per come la penso questa prima stagione l’ho trovata interessante, e ovviamente incompleta. Si sente che manca una seconda stagione che mi auguro sia spumeggiante, questa prima stagione credo abbia “solo” preparato il campo di battaglia per la seconda stagione. Non ci resta che attendere un annetto…come diceva il nonno multimediale Paolantoni: “Attendere prego”.
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