Non è perchè parlo sempre entusiasticamente di Aurora che mi dimentico tutto ciò che vuol dire diventare genitori...non è sempre facile, anzi...molto spesso non lo è.E' difficile sapere cos'è meglio per lei, accettare i propri limiti come genitori ed esseri umani, fare delle scelte di cui ignoriamo le conseguenze e per le quali saremo contestati quando crescerà.Per me il confronto con gli altri genitori è sempre un banco di prova importante...cerco conferme e giustificazioni, a volte. Per capire se sono un buon padre o compagno, se i miei vizi e le mie mancanze sono le stesse degli altri...Questo è un po' un mea culpa.Non sono un santo, nè un padre o un compagno perfetto. Anzi. Molte volte ho i miei momenti no, non sono presente come dovrei, i pensieri mi portano via e invece di godermi quello che molte persone mi potrebbero invidiare, mi preoccupo per altro e non mi rendo conto della fortuna che ho.Dovrei passare le mie giornate a ringraziare per la mia meravigliosa famiglia, per la mia vita, per la straordinaria avventura che stiamo vivendo e per le fortune che ci capitano ogni giorno solo per aver accettato la Vita.E invece...E invece lascio che le piccole, misere preoccupazioni di tutti i giorni prendano il sopravvento, come se fossero più importanti di ciò che sono e della mia fortuna di condividere il cammino con delle persone meravigliose. Mi impunto su stronzate che non meritano un decimo dell'attenzione che gli riservo invece di impegnare la mia attenzione verso ciò che conta davvero...cosa sto diventando così? Tutto quello che ho sempre voluto evitare (giustamente!).E come sempre ci ritroviamo qui, al punto di partenza, solo un po' più in alto. Giro in tondo e salgo di un gradino, ritrovo sempre gli stessi vizi e le stessi muri da scalare, anche se con un po' di esperienza in più.Sempre la solita pigrizia, i soliti egoismi, la solita immobilità...non voglio essere come gli altri padri, schermarmi dietro al fatto che c'è chi è peggio di me. Come se fosse una giustificazione per essere pessimi. No, sono stufo di confrontarmi in questo modo, lo stesso vizio di tante persone: visto che tutti fanno così, adeguiamoci. Come spero di migliorare il mondo se non mi miglioro prima io? Non mi voglio adeguare al peggio, voglio essere una persona migliore, ma non degli altri...migliore di me. Ora c'è qualcosa in più...qualcuno in più...per cui il mio esempio sarà fondamentale come specchio in cui guardarsi e ritrovare somiglianze e differenze, in cui riconoscersi o da cui disidentificarsi. E cosa voglio che si trovi di fronte?