Between the Covers #1: The Giver by Lois Lowry

Creato il 18 ottobre 2014 da Anncleire @anncleire

Oggi sono qui per parlarvi di una nuova rubrica che nasce dalla collaborazione con una nuova amica blogger. Sapete quanto io adori le copertine e come vi accorgerete non sono l’unica… quando ho proposto a Franci una collaborazione tra i nostri blog non avevo proprio idea di cosa sarebbe venuto fuori. Franci (@FriCat2) è la meravigliosa admin di Coffee and Books una collega veramente eccezionale che vi invito a seguire. Parlare di copertine è stato come scoprire il Santo Graal ed eccoci… pronte ad inaugurare la nostra nuova creatura. Una rubrica che ci accompagnerà una volta al mese, intorno al 15, più o meno, e che metterà a confronto le cover italiane e quelle originali. Eccola per voi:

 

Between the Covers – Attraverso le Copertine: Una rubrica in collaborazione con Franci di Coffee and Books che una volta al mese metterà in confronto le cover originali e quelle nostrane in un viaggio affascinante. Perché un libro lo si sceglie anche dalla cover. Perché noi le copertine le respiriamo e le amiamo.

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Il libro di oggi è stato una proposta quasi obbligata grazie al Read Along in corso, e cioè The Giver di Lois Lowry. È un libro di cui non so cosa pensare perché francamente non mi è proprio piaciuto.

Dovessi dirvi a tratti è quasi inquietante e quasi troppo infantile, ma ci sarà modo di parlarne più approfonditamente. “The Giver” è una delle prime distopie per ragazzi, il classico young adult ad essere apparsa sul mercato e nel suo genere è davvero sconvolgente. I libri del genere antecedenti alla storia della Lowry sono tutti indirizzati ad un pubblico più adulto.

La primissima edizione italiana risale al 1995 grazie a Mondadori che ne aveva cambiato il titolo, trasformandolo in “Il Mondo di Jonas” e creando un vero è proprio orrore.

 

La Giunti ne ha acquistato i diritti e nel 2010 ha introdotto sul mercato la versione più interessante con le mani del donatore e le farfalle, queste meravigliose farfalle che io adoro (e che @_sunfflower ha usato per il banner). Sarà che io sono sempre per pochi dettagli importanti, ma la adoro.


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