Beyond (recensione)

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Film scelto in mezzo ad altri due, in un momento in cui sembra esserci poca carne al fuoco. Tra l’altro, leggo in giro che è giù uscita la versione home video senza passare al cinema, almeno per quanto riguarda il nostro paese. In teoria, l’unico ipotetico richiamo per uno spettatore occasionale, potrebbe essere la presenza di Jon Voight, anche se temo sia poco conosciuto da questa tipologia di cliente.

Trama

Jon Koski è un detective specializzato nel ritrovamento di bambini rapiti e scomparsi. Le sue abilità ormai sono conosciute ovunque, e quando rapiscono la nipote di un collega e amico, quest’ultimo gli chiede di occuparsene, anche se manca poco al suo pensionamento.
Nelle indagini, viene coinvolto anche un presunto medium televisivo, un ragazzo che è convinto che anche Jon abbia capacità che vanno oltre il semplice fiuto.

Considerazioni
(Attenzione: possibili spoilers)

Le idee a questo film non mancano. Il medium, l’amica immaginaria della piccola Amy, gli elementi paranormali e una regia pulita. Peccato che in realtà queste idee abbiano un non so che di già sentito e che si faccia presto a intuire le cose. Sono presenti anche alcuni tentativi di depistaggio, fatti in modo che si possa sospettare almeno di due persone, una delle quali cambia improvvisamente atteggiamento alla fine del film. In pratica per tutta la durata della pellicola, il tizio rimane con la faccia di gesso, impassibile, tanto che la sua apparente tranquillità potrebbe essere scambiata per disinteressamento sospetto. Poi, all’improvviso, il suo personaggio cambia a giochi finiti. Questa cosa è l’unica che veramente condanno del film, non amando per nulla questi sotterfugi narrativi, tra l’altro molto maldestri.

Ma Beyond è un film da vedere? Ni. Ci sono prodotti superiori in circolazione, ma ce ne sono altrettanti peggiori. Beyond vive in quella zona del crepuscolo dei film occasionali, da vedere quando proprio non c’è nulla di meglio ma non si vuole vedere di peggio.
L’unico che mostra davvero impegno, è Voight, attore con una lunga carriera e che dimostra di essere un professionista, nonostante il target del film.


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