BHAVA, VIVERE LA VITA CON CORAGGIO E PASSIONE. Sofia Domino

Creato il 25 settembre 2014 da Destinazione Libri @destinazionelib

Oggi Destinazione Libri vuole farvi leggere una bellissima intervista fatta da una nostra carissima autrice, Sofia Domino, a Bhava una ragazza come tante ma con il coraggio di poche…

“Uomini e donne, prendiamoci per mano e lottiamo per un mondo migliore.”

Bhavia impegnata a fotografare il lago Tehri, nello stato indiano dell’Uttarkhand.

Bhavia è nata e cresciuta in India, un Paese in cui essere rispettate e in cui riuscire a diventare qualcuno, specialmente se si nasce donna, è molto difficile.

Il suo nome significa “gentile”.

Fin da bambina si è ritrovata coinvolta in situazioni violente e crescendo ha deciso di aprire un blog in cui incoraggia le vittime di violenza a lottare per la loro indipendenza e per la loro libertà.
Ciao Bhavia e grazie per la tua disponibilità. Come sai il 19 maggio ho pubblicato “Come lacrime nella pioggia”, un romanzo che accende i riflettori sulle condizioni di vita delle donne in India, ed è un vero piacere intervistarti. Adesso, passiamo a noi!

Raccontaci qualcosa di te…

Ciao Sofia, e grazie per avermi dato l’opportunità di parlare delle donne dell’India. Ho letto la trama del tuo libro e l’ho trovata molto interessante. Il personaggio di Asha mi ricorda una mia cara amica, e sono molto contenta del riscontro che “Come lacrime nella pioggia” sta ottenendo. Parlando di me, vivo nello stato del Kerala e mi occupo d’informatica.

Che cosa significa essere una donna in India?

È incredibile come noi donne indiane, a prescindere dalla nostra educazione, formazione e status sociale, viviamo comunque in un Paese patriarcale. Sono sicura che, se gli uomini e le donne lavorassero insieme, mano nella mano, allora il mondo potrebbe diventare un posto sicuro per tutti.

Ci sono delle donne che, nonostante le varie pressioni, sono riuscite a diventare qualcuno, a farsi un nome, ma quello che mi rattrista è la mentalità della società, che cerca sempre di trovare un difetto in quelle donne, o di esagerare un errore, proprio per farle crollare.

Sfortunatamente in India se una persona subisce un torto la società tende a incolpare la vittima e, alla fine del caso, metà della popolazione sarà contro la persona che ha sporto denuncia.

Due anni fa, in Kerala, una ragazza di nome Sowmya è stata spinta fuori da un treno in corsa, brutalmente violentata e poi uccisa sulle rotaie. Anche se quel giorno lei ha chiesto aiuto piangendo e gridando, alla fine del caso il popolo ha accusato quella ragazza di essere stata aggredita, violentata e uccisa, incolpandola di aver viaggiato di notte e di essersi seduta in un vagone del treno per sole donne dove non c’erano altre passeggere.

Un’altra verità straziante è che una donna, nonostante la sua educazione e le sue qualità, spesso non può scegliere chi sposare.

La stampa sta aiutando?

Sì, la stampa e i giornalisti stanno svolgendo un ruolo importante permettendo un leggero cambiamento nella mentalità ristretta della società indiana, ma la sfida più grande è far cambiare mentalità a ogni persona. Molte donne, che sono coloro che hanno maggiormente bisogno d’aiuto, sono lontane dal mondo della stampa e spesso non navigano su Internet. Sono tagliate fuori da tutto e, quindi, non comprendono la gravità di ciò che ci circonda.

In poche parole, nessuna ragazza sfugge alla durezza del patriarcato.

Basta pensare che, ultimamente, in India sono venuti alla luce nuovi casi di violenze e stupro.

Molte donne, nelle maggiori città indiane, hanno l’opportunità d’istruirsi e di lavorare, ma che cosa ci dici di tutte quelle ragazze che vivono nei villaggi rurali?

Sfortunatamente la sicurezza delle donne è minima, in quanto non sono state prese delle misure idonee per proteggerci.

Ultimamente le ragazze e le donne delle maggiori città indiane stanno alzando la testa e stanno urlando contro le prese di giro, contro i numerosi casi di stupro e contro le violenze, ma non basta, e molti di questi casi sono ancora nascosti.

Sfortunatamente, in India troppe bambine e donne sono vittime di stupro. Il governo offre aiuto? Le donne si sentono finalmente sicure a lasciare le loro case?

La verità è che, fatta eccezione per alcuni casi, che ottengono maggiori attenzioni anche a causa dell’interesse della popolazione, il governo ha fatto poco per punire i colpevoli. Inoltre, il governo incoraggia le vittime di stupro a ritirare le accuse, perché vuole farle sentire in colpa per aver anche solo pensato di sporgere denuncia e perché vuole che si vergognino a causa di quello che hanno subìto.

“La donna il cui sorriso è aperto e la cui espressione è felice ha un tipo di bellezza, non importa quello che indossa” Anne Roiphe

Credi che per una donna sia essenziale difendersi, alzare la testa e dire basta?

Certo, e questo vale per le donne di tutto il mondo. Sfortunatamente conosco molte vittime di violenza e ancora oggi gli uomini mi si avvicinano per rivolgermi qualche complimento troppo pesante, ma nonostante la paura, so che rimanere in silenzio è sbagliato. E tutto quello che chiedo a chi legge quest’intervista, o a chi legge i post che condivido sul mio blog, è di non consigliarmi di rinchiudermi in casa pur di scappare da questa realtà, perché credo di avere ogni diritto di far parte di questa società. Di essere libera.

Parlaci del tuo blog HEY I THINK THIS WAY, che trovo molto interessante, proprio perché condividi con i tuoi lettori diversi argomenti. Hai le idee molto chiare e sei una ragazza forte, e ti ammiro tantissimo per questo.

Grazie per le tue parole. Il mio blog è un piccolo tentativo per far conoscere al mondo intero la realtà in cui vivo. Nei post che condivido racchiudo i pensieri e le esperienze di numerose donne indiane.

Grazie per la tua disponibilità, è stato un vero piacere parlare con te. Ti auguro il meglio e una vita sicura.  Un’ultima cosa… come possiamo aiutarvi noi, da lontano? 

Grazie Sofia, anche per me è stato un piacere parlare con te e ti auguro ogni successo. Per quanto riguarda ricevere un aiuto da lontano… prendiamoci per mano e lottiamo per un mondo migliore, affinché non esista più nessuna barriera.

UNA DELLE FRASI PREFERITE DI BHAVIA:

“Ogni giorno è un buon giorno per sentirsi vivi”

Marty Robbins

COME AIUTARE LE DONNE DELL’INDIA…

Dopo aver scritto il mio romanzo Come lacrime nella pioggia ho lanciato unapetizione sul sito Change.org (piattaforma online gratuita di campagne sociali) per migliorare le condizioni di vita delle donne in India.

Per crescere la mia petizione ha bisogno di ogni firma.

Firmare la petizione è veloce e gratuito.

L’unione fa la forza!

FIRMA QUI LA MIA PETIZIONE

Inoltre, sostengo Amnesty International, che dal 1961 difende i diritti umani in tutto il mondo e si riconosce nei principi della solidarietà internazionale.

Ci sono moltissimi modi per sostenere Amnesty International. Scopri cosa puoi fare al seguente link:

SOSTIENI AMNESTY INTERNATIONAL

Per qualunque altra informazione, curiosità, sapere di più su questi argomenti vi consigliamo la pagina di Sofia Domino: http://sofiadominolibri.blogspot.it/

Grazie anche da parte nostra per tutto quello che fate!

Veronica



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