Dite la verità: quando avete sentito che sarebbero uscite non una ma ben due versioni live action di Biancaneve avete pensato: "Ma basta, non se ne può più! Dopo Cappuccetto porno e La bella e la bestia bimbiminkia perché continuare a stuprare così i nostri ricordi d'infanzia?!". Quando avete poi saputo che nel film diretto da Tarsem la strega cattiva sarebbe stata interpretata da Julia Roberts avete detto: "Ma come, Trilly che fa Grimilde?!". Ok forse questo l'ho pensato solo io. Però scommetto che su Lily Collins in versione Biancaneve avete esclamato: "Con quelle sopracciglia?!". Il momento è arrivato: il primo dei due Biancaneve del 2012 è finalmente nelle sale. Onestamente l'opera di Tarsem sulla carta sembrava partire svantaggiata: una versione comica della fiaba con Julia Roberts che fa la cattiva e Nathan Lane al posto del cacciatore. Chi ci avrebbe scommesso su più di 5 centesimi? E invece, lo ammetto, mi sbagliavo di grosso: non solo la pellicola funziona, ma trova il suo punto di forza proprio nell' approccio non convenzionale alla favola. Tarsem e il suo team sono infatti partiti da un presupposto fondamentale: il classico Disney è un film immenso ed immortale, imprenscindibile e stampato per sempre nella memoria di tutti. Impossibile quindi emularlo o limitarsi a farne una copia con attori in carne ed ossa. L'unica soluzione possibile, anche perché la versione dark con Charlize Theron era già in cantiere, è stata quella di stravolgere tutto: la regina cattiva è una donna che pur di rimanere bella si sottopone ad estenuanti pratiche di bellezza, il principe è sempre molto charming ma decisamente tonto, i nani sono dei briganti e Biancaneve da insopportabile massaia sforna-torte si trasforma in una spadaccina pronta a combattere per il suo trono con look alla Audrey Hepburn. Humour, colori sfavillanti, costumi da sogno esageratissimi, battute a non finire, un po' di fantasy, magia e pure un numero musicale in stile bollywood (imperdibile, restate seduti durante i titoli di coda): c'è davvero di tutto in questo Biancaneve che conquista anche grazie all'ottimo cast e alle trovate spettacolari di Tarsem (su tutte la nuova versione dello specchio magico). Vedremo se l'opera di Tarsem si rivelerà la più bella del reame. Per ora possiamo dire che sicuramente è la più divertente.
Dite la verità: quando avete sentito che sarebbero uscite non una ma ben due versioni live action di Biancaneve avete pensato: "Ma basta, non se ne può più! Dopo Cappuccetto porno e La bella e la bestia bimbiminkia perché continuare a stuprare così i nostri ricordi d'infanzia?!". Quando avete poi saputo che nel film diretto da Tarsem la strega cattiva sarebbe stata interpretata da Julia Roberts avete detto: "Ma come, Trilly che fa Grimilde?!". Ok forse questo l'ho pensato solo io. Però scommetto che su Lily Collins in versione Biancaneve avete esclamato: "Con quelle sopracciglia?!". Il momento è arrivato: il primo dei due Biancaneve del 2012 è finalmente nelle sale. Onestamente l'opera di Tarsem sulla carta sembrava partire svantaggiata: una versione comica della fiaba con Julia Roberts che fa la cattiva e Nathan Lane al posto del cacciatore. Chi ci avrebbe scommesso su più di 5 centesimi? E invece, lo ammetto, mi sbagliavo di grosso: non solo la pellicola funziona, ma trova il suo punto di forza proprio nell' approccio non convenzionale alla favola. Tarsem e il suo team sono infatti partiti da un presupposto fondamentale: il classico Disney è un film immenso ed immortale, imprenscindibile e stampato per sempre nella memoria di tutti. Impossibile quindi emularlo o limitarsi a farne una copia con attori in carne ed ossa. L'unica soluzione possibile, anche perché la versione dark con Charlize Theron era già in cantiere, è stata quella di stravolgere tutto: la regina cattiva è una donna che pur di rimanere bella si sottopone ad estenuanti pratiche di bellezza, il principe è sempre molto charming ma decisamente tonto, i nani sono dei briganti e Biancaneve da insopportabile massaia sforna-torte si trasforma in una spadaccina pronta a combattere per il suo trono con look alla Audrey Hepburn. Humour, colori sfavillanti, costumi da sogno esageratissimi, battute a non finire, un po' di fantasy, magia e pure un numero musicale in stile bollywood (imperdibile, restate seduti durante i titoli di coda): c'è davvero di tutto in questo Biancaneve che conquista anche grazie all'ottimo cast e alle trovate spettacolari di Tarsem (su tutte la nuova versione dello specchio magico). Vedremo se l'opera di Tarsem si rivelerà la più bella del reame. Per ora possiamo dire che sicuramente è la più divertente.
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