A Firenze, a pochi passi da Ponte Vecchio, nell'esclusivo ambiente del Lungarno degli Acciaioli, si apre il Vicolo dell'Oro.
Ieri sera vi ci sono stata tirato da una installazione firmata dal designer Simone D'Auria, costituita da figure umane dal volto di animale arrampicate lungo un angolo di un palazzo, l'hotel Art Gallery, e inanimate, a simulare una conversazione sui marciapiedi.
Ci sono figure antropomorfe che volteggiando come acrobati sospesi tra i palazzi.
I volti sono di gallo, rinoceronte, civetta, e di molti altri animali. Come indica anche il cartello ch presenta la mostra, stanno a ricordare quella moda medicea di farsi rappresentare con sembianze animali come testimoniano la donnola o le tartarughe del Salone dei Cinquecento.
Questo mondo immaginario popolato da creature bianche con il corpo umano e il volto di animale vogliono ricordare le radici del passato fiorentino, quando i grandi uomini usavano raccontarsi al popolo attraverso emblemi seguiti da un motto che ne esaltava il valore e la virtù d'azione.
La tartaruga con vela rappresenta la prudenza di Cosimo I abbinata alla forza d'azione, il rinoceronte simboleggia la forza e la volontà di Alessandro de'Medici, la donnola l'astuzia di Francesco I.