Biblio tu ed e-book gratis (o quasi)

Creato il 02 ottobre 2012 da La Stamberga Dei Lettori

Nonostante sia decisamente contraria ad ogni tipo di tesserino scuci soldi e tanto altro, in me sopravvive la dualità tipica dell'abitante di città: odio avere un bancomat, una tessera della sephora, una tessera per leroy merlin, eppure non posso farne a meno, perchè ho degli stupidi sconti da 10.00 euro ogni 300 che ne spendo. In alcuni casi però, avere un piccolo tesserino può darci tanta gioia, perché? Da buon topino di biblioteca e da ex-adolescente cresciuta a scovare biblioteche antiche in giro per la capitale, ho scoperto, quando avevo ormai 23 o 24 anni, non ricordo più, il circuito delle biblioteche del comune di Roma, e, nonostante non siano belle come quelle possedute dal povero e umile vaticano, sono comode, funzionanti e di facile fruibilità. Me ne innamorai insomma, e in una delle lunghe giornate passate tra un libro, e un dialogo con il pazzo di turno (le biblioteche pullulano di pazzi, ma sono al massimo un paio per volta), si perchè, i pazzi con me ci parlano e mi invitano sempre da qualche parte, come non essere gentile? Insomma dicevo, in una delle lunghe giornate scoprii l'esistenza del prestito bibliotecario e pure di quello interbibliotecario. Differenze?
Prestito bibliotecario: si prendono in affitto libri della biblioteca nella quale ci si trova.
Prestito inter bibliotecario: si affittano libri da altre biblioteche del circuito di Roma e in una settimana (se disponibile nell'altra sede) arriva il nostro ordine.
Per il primo prestito basta una tessera semplice con i dati anagrafici e numero identificativo, per il prestito inter bibliotecario invece, occorre versare una quota annuale di 5.00 euro e si possono prendere in affittto libri nelle altre biblioteche. ( se avete possibilità di muovervi potete anche evitare di pagare 5.00 euro, ma se, come me, odiate il traffico e non vi va di attraversare Roma per prendere un libro in prestito,  5.00 euro mi sembrano una tassa ragionevole da pagare).
Le biblioteche del comune di Roma sono molte e tutte diverse, alcune più fornite di altre, alcune interculturali con corsi di italiano per immigrati, corsi di lingua per adulti e bambini, prestito di film e CD. Il caffè letterario fornisce un prestito di dvd che ho abbondamente sfruttato, e che sfrutterò ancora e ancora e ancora.
A Roma di certo, le biblioteche non mancano, ce ne sono di tutti i tipi e le mie preferite sono quelle che puzzano di vecchio o quelle che per entrare devi lasciare anche i reni nell'armadietto, ma, queste del circuito di Roma, sono formidabili per i contenuti, le iniziative, l'aggregazione che promuovono e la cultura che diffondono in giro per la capitale, organizzano eventi di ogni tipo spesso collegati al teatro, informano sulle opportunità lavorative per i giovani, trattano argomenti di attualità sul turismo, propongono laboratori di scrittura, laboratori di editoria per ragazzi, stipulano convenzioni con i teatri per i licei e mille altre opportunità per chi legge con attenzione il sito.
Un occhio di riguardo ai corsi di lingua, soprattutto per i più piccoli.
Una delle iniziative che scadrà a dicembre, è quella che premia i tesserati con il prestito di ebook gratis. Ho visto che hanno introdotto la possibilità di compilare il form on-line per prenotare il tesseramento e poi recarsi di persona a ritirare la tessera cartacea, qui il link: prescrizione on line .
Se invece, avete già il lasciapassare, potete loggarvi, andare qui e-book e divertirvi.
Non sapete dove si trovano le biblioteche delle meraviglie? Ecco il link: Mappa ed infine il link generale: Biblio Tu
Leggendomi, (si me medesima, da sola, in solitudine, rileggendomi quindi), mi rendo conto che sembra stia facendo pubblicità alle biblioteche comunali, o che mi stiano pagando per farlo, MAGARI, però, ahimè, non è così. E' solo che mi piacciono perchè  di puzza di vecchio ce ne è tanta, soprattutto quando entra il barbone pazzo che mi chiede se ho voglia di un thè e sorridendomi asserisce: "Ce ne è di gente strana, eh?"
Si. Di gente strana è pieno il mondo.

Articolo di Miyuki Inoue

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