e ora ciascuno rende all'altro buoni favori:
se il mio occhio anela a uno sguardo,
o il cuore innamorato soffoca nei sospiri,
allora l'occhio festeggia con l'immagine del mio amore,
e al dipinto banchetto invita il mio cuore;
un'altra volta il mio occhio è ospite del mio cuore
e partecipa ai suoi pensieri d'amore.
Così, o per la tua immagine o per il mio amore,
tu, anche se lontano, sei sempre con me;
poiché non puoi allontanarti oltre i miei pensieri,
e io sono sempre con loro, e loro con te;
oppure, se dormono, la vista della tua immagine
risveglia il mio cuore per la delizia del cuore e dell'occhio.
William Shakespeare, Sonetti d'amore, Milano, Giunti editore, 2008, p. 73.