Quella che visitiamo oggi è la più grande biblioteca greca dell’antichità. Si trova ad Alessandria d’Egitto e fu fondata attorno al 300 a.C. da Demetrio Falereo e Tolomeo I Sotere.
Brucheion era la sezione più importante: sita nel museo del palazzo reale, conteneva opere in lingua greca e traduzioni assire, ebraiche ed egiziane. Assieme all’altra sezione, denominata Serapeo, contava più di 700 mila volumi. Più volte distrutta da incendi e incursioni nemiche, venne riedificata nel 2002 con il nome di Bibliotheca Alexandrina.
L’edificio rappresenta un sole che sorge dal mare e illumina con i suoi raggi. L’architettura è davvero particolare: una grande vetrata sul lato nord fa sì che le sale per la consultazione siano ben illuminate e i soffitti in alluminio anodizzato sono a prova d’incendio.
Sugli scaffali degli undici piani di cui è composta la biblioteca – di cui 4 interrati – sono disposti oltre un milione di volumi: ai piani inferiori quelli di storia antica che lasciano poi il posto, via via che si sale, alla storia moderna, alla tecnologia e alle discipline spaziali, in un perfetto climax che tende al cielo e al futuro.
All’ingresso trovate due musei: uno dedicato ai reperti storici recuperati durante i lavori di costruzione, che rappresentano i pochi resti della storica biblioteca greca, e uno dedicato all’evoluzione tecnologia. Sul lato sud una parete in granito reca incisi i 4000 caratteri degli alfabeti del mondo.
Le immagini come sempre raccontano meglio delle parole. La galleria vi lascerà a bocca aperta.
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