Cinque le coreografie a firma dello stesso Direttore Artistico, Virgilio Sieni e poi Michele Di Stefano, Alessandro Sciarroni, Arkadi Zaides, Thomas Lebrun, Frank Micheletti, Itamar Serussi Sahar, Ambra Senatore, Iris Erez, Nora Chipaumire, EleanorBauer, Simona Bertozzi, Cristina Rizzo, Renate Graziadei, David Hernandez sono i maestri che accompagnano i giovani coreografi e danzatori fino alle creazioni di Biennale College – Danza. Sono stati selezionati più di 100 tra giovani coreografi e danzatori provenienti da Italia, Svizzera, Slovacchia, Grecia, Polonia, Turchia, Stati Uniti e Cina. L’attività si è svolta da maggio a giugno di quest’anno, attraverso sette diverse pratiche, intese come momenti di formazione sul linguaggio della danza contemporanea che si concludono con il ciclo di eventi e spettacoli – tra incontri, performance e video -negli ultimi tre giorni di giugno (28, 29 e 30). Tre giornate consecutive dalla mattina fino a sera, e la presentazione al pubblico di 26 brevi coreografie, tutte inedite, frutto dei diversi percorsi di formazione e creazione che sono stati oggetto di Biennale College – Danza.
Nora Chipaumire
Biennale College Danza intende avviare una riflessione che si fonda sul corpo inteso come cammino dell’uomo alla scoperta della sua funzione. Un’archeologia del sé che fonda sulle stratificazioni del tempo la consapevolezza di essere contempora nei al proprio tempo. La danza ci informa, ci coglie in quest’atto di comprensione. La danza si pone come momento inaspettato e, allo stesso tempo, ospitale, di tutte quelle esperienze che colgono l’uomo e le comunità nell’atto trasfigurante e necessario del corpo.
abitare il mondo_trasmissione e pratiche 2013
Il progetto sarà improntato sul senso della trasmissione, e avrà la danza al centro di un dialogo intenso, teso ad aprire la ricerca dei linguaggi del corpo alle questioni del mondo contemporaneo.Il progetto si rivolgerà alla formazione, aprendo il campo alla creazione di luoghi in cui i danzatori e i coreografi incontreranno maestri, studiosi, artisti, filosofi e saranno invitati a condurre delle esperienze inedite anche con anziani, donne e uomini, bambini e intere comunità.
Biennale College Danza avrà il compito di praticare il senso dell’apertura, indicando la capacità del gesto di abitare i luoghi, facendoli apparire come una rinnovata carta geografica che inviterà gli artisti e il pubblico a una frequentazione fatta di cammini nella città: un dialogo continuo tra interno e esterno, tra il fuori rappresentato dai campi e dalle calli e il dentro degli spazi. Daremo vita a sette pratiche diversificate, in cui l’incontro tra coreografi, danzatori, artisti, musicisti, studiosi e filosofi produrrà un ciclo di eventi e performance (28,29,30 giugno) che saranno dislocati in un articolato sistema di luoghi e lasceranno immaginare l’esistenza di un corpo organico, di una polis che prenderà forma tra campi e calli, palazzi e teatri, paesaggi e scorci. Venezia pone questioni urgenti, che vanno oltre il senso di polis, di civitas, di metropoli, di territorio e paesaggio: si tratta di questioni legate all’antropologia della frequentazione, a una rinnovata energia dell’uomo che guarda alla trasmissione, all’abitare i luoghi e all’essere attraversati dall’esperienza. Virgilio Sieni
Simona Bertozzi
abitare il mondo_capitoli del racconto
PRIMA DANZA
Sei giovani coreografi, coordinati da Virgilio Sieni, si confrontano con la musicalità dello spazio di lavoro, le origini possibili di una creazione e i ritmi dell’abitare il mondo. Si guarda all’incontro col luogo quale tecnica e misura della danza. Ciascun evento conclusivo propone una fase dimostrativa del processo in corso.
Alessandro Sciarroni-foto©right di Andrea Macchia
INVENZIONI
Giovani danzatori hanno scelto di lavorare con i coreografi Michele Di Stefano (I), Alessandro Sciarroni (I) e Arkadi Zaides (IL). L’intento è quello di dar vita a un dialogo costante tra la creazione, l’antropologia del luogo e le aperture con gli altri ambiti artistici. Ogni evento finale si completa con l’ospitalità di componenti della compagnia di ciascun coreografo, in una performance articolata e aperta a varie fasi di lettura.
Arkadi Zaides
VISITAZIONI
Due percorsi di creazione in due città del Mediterraneo, Venezia e Taranto, rispettivamente curati da AmbraSenatore (I) e VirgilioSieni (I), incontrano gruppi di donne per raccontare, col volto e la forma dell’adagio, cos’è la bellezza. A Venezia, Senatore lavora con un quintetto di merlettaie veneziane, mentre a Taranto, Sieni lavora con un quartetto di donne che abitano nel quartiere dell’Ilva.
VITA NOVA
Due coreografi, Itamar Serussi (nL) e Virgilio Sieni (I), lavorano con giovanissimi danzatori di età compresa tra i dieci e i quindici anni, in un progetto pilota che ha coinvolto quest’anno le regioni italiane di Veneto, Toscana e Puglia. L’obiettivo è quello di comporre un inedito repertorio contemporaneo di danza per adolescenti su tutto il territorio nazionale.
AGORÀ
Giovani danzatori hanno scelto di lavorare con i coreografi Thomas Lebrun (F), Frank Micheletti (F) e Virgilio Sieni (I), per sviluppare una serie di esperienze sul senso della tattilità, della trasmissione e della relazione con i luoghi all’aperto. L’ Agorà di Lebrun comprende musica vocale con la presenza del baritono Benjamin Alunni; quella di Micheletti progetta una mobilità tra campo e cortili con un lavoro anche sul suono circostante, mentre invece la doppia Agorà di Sieni sviluppa da una parte una complessa composizione su tre generazioni di interpreti: bambini, danzatori e anziani; dall’altra, un percorso rivolto a coppie di madri e figli.
Frank Micheletti
TRASMISSIONE
Sette giovani coreografi/interpreti lavorano con Virgilio Sieni (I) nelle sue due Agorà, in un percorso compositivo e coreografico, di studio e di ricerca sul senso con cui si consegnano i gesti tra le generazioni, o sulla modalità con cui una relazione si converte in trasmissione.
ATLETA DONNA
Cinque danzatrici, Iris Erez (IL), Nora Chipaumire (ZW), Simona Bertozzi (I), Eleanor Bauer (US) e Cristina Rizzo (I), dànno prova di resistenza, danzando e sostando per ore all’interno di teche in plexiglas, seguendo la fragilità del declinare del tempo. Nell’esibizione di tanta trasparenza le superfici che avvolgono i corpi, come quelle che avvolgono gli oggetti del mondo, si aprono in una esposizione reciproca: un paesaggio del corpo che indica la misura del tempo.
Eleanor Bauer
INEDITO
Jean-Luc Nancy parla sul contemporaneo e la danza nel dibattito filosofico del presente, in un’inedita testimonianza filmata curata da Paola Nicita e Giovanbattista Tusa (2013).
Negli stessi giorni si svolgeranno tre conferenze pubbliche tenute da David Le Breton, noto per le sue pubblicazioni in campo sociologico, fra cui il fortunato Il mondo a piedi, Marco Aime, antropologo, autore di L’altro e l’altrove, che indaga antropologia geografia turismo, e infine Marco Martella, storico dei giardini, fondatore della rivista francese “Jardins”, dedicata alla filosofia e alla poetica del giardino.
Infine, due importanti documenti visivi conservati dall’ASAC (Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia) e restaurati per l’occasione saranno nuovamente disponibili in visione al Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian, per testimoniare la storia e la forza, negli anni, della programmazione della Biennale di Venezia. Si tratta di una performance di Steve Paxton – tra i fondatori della contact improvisation – con la sua partner abituale Lisa Nelson (1979), e dell’Antigone del Living Theatre (1970): due espressioni della contro-cultura newyorkese degli anni ’60 e ’70, fatta di sperimentazione radicale, libertà dei corpi, allargamento e coinvolgimento del pubblico.
Nell’arco di due mesi i giovani danzatori e coreografi selezionati per partecipare ai diversi percorsi formativi hanno lavorato quotidianamente sulle tecniche di danza contemporanea al mattino e direttamente alle creazioni nel pomeriggio. Le tecniche di danza hanno avuto come maestri l’austriaca Renate Graziadei, a lungo con la compagnia di Sasha Walz; l’americano David Hernandez, collaboratore di tanti progetti con Meg Stuart; l’israeliana Iris Erez; il francese Thomas Lebrun
Gli incontri seminariali di apprendimento teorico e di verifica tematica hanno coinvolto Sergia Adamo, docente di letterature comparate, attenta alla rappresentazione della figura femminile nella scrittura; la poetessa e saggista Antonella Anedda; il filologo romanzo Corrado Bologna, interessato alla tradizione non solo letteraria; il geografo e cartografo dei tempi immateriali della rete Franco Farinelli; il giornalista e scrittore Alessandro Leogrande, lo studioso della composizione del movimento e del concetto di presenza Enrico Pitozzi. Gli incontri sono stati coordinati da Stefano Tomassini, docente di storia della danza alla Università di Ca’ Foscari di Venezia e di drammaturgia all’USI di Lugano.
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abitare il mondo – trasmissione e pratiche
Direttore Virgilio Sieni
Venezia, 28 29 30 giugno 2013
Punto vendita
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, Venezia
3 > 23 giugno dalle 15.00 alle 19.00 da lunedì a sabato
24 > 30 giugno dalle 14.30 alle 20.30 da lunedì a domenica
Informazioni
Educational e promozione
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Danza, Musica, Teatro
Settori Danza Musica Teatro
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30124 Venezia