Nell’ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il progetto fotografico dell’Associazione WSP nasce con l’intento di descrivere lo sviluppo della realtà degli orti urbani a Roma, nell’ottica sia della riqualificazione urbana di aree destinate a verde, ma lasciate in stato di abbandono, mettendole invece a servizio della comunità; sia come fenomeno di aggregazione e condivisione, capace di creare e avviare politiche di inclusione sociale e riabilitazione lavorativa.
L’obiettivo è quello di fornire attraverso la realizzazione di fotografie a colori un’indagine reportagistica dei molteplici aspetti legati agli orti urbani:
- urbanistici, paesaggistici e architettonici attraverso immagini di localizzazione degli orti, descrivendo la loro collocazione all’interno del contesto romano;
- sociali e culturali attraverso ritratti ambientati delle comunità coinvolte, riprese sia nei momenti di raccolta che di aggregazione;
- agricoli ed alimentari attraverso la rappresentazione visiva dell’arte del coltivare i prodotti della terra e la realtà dei mercati agricoli autogestiti e cosiddetti “km zero”.
In quest’ottica si inseriscono perfettamente le due realtà da noi incontrate.
Da una parte c’è l’esperienza dell’Orto Urbano di Garbatella, presso il palazzo della Regione Lazio,il primo orto comunitario realizzato a Roma grazie all’impegno dei cittadini e il supporto delle associazioni storiche come Legambiente e di quartiere come Casetta Rossa e Action (Le CaSette). Circa 15 appezzamenti di terra per godere direttamente dei frutti naturali del raccolto, sviluppare nuove relazioni sociali e riqualificare un’area destinata a verde, ma i cui progetti di riqualificazione sembrano abbandonati. Gli orti sono stati perciò realizzati nell’ambito di un progetto complessivo di recupero del parco anche attraverso l’iniziativa dei cittadini e delle associazioni.
Dall’altra parte invece la realtà di EutOrto, l’orto del collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici di Agile ex Eutelia (che si è formato a seguito delle note vicende che hanno interessato la loro azienda) sito in Via Ardetina 524, all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario Statale Garibaldi.
Si tratta di un progetto al quale partecipano 20 lavoratori in cassa integrazione che hanno deciso di “rimboccarsi” letteralmente le maniche e lanciarsi in una nuova avventura per superare insieme l’esclusione dalla realtà sociale e produttiva subita con la drammatica perdita del lavoro. Con circa 3000 metri di terra a disposizione, un “ritorno sul campo” a contatto con la madre terra e un nuovo modello di economia attraverso la presenza nei mercati agricoli e biologici, tra cui quelli organizzati presso la “Città dell’Altra Economia”.
In entrami i Progetti l’orto urbano assume il ruolo di un’area verde di cui gli abitanti della Capitale si riappropriano per mettere in pratica modelli di autoproduzione agricola, nell’intento di alleviare le conseguenze della crisi economica sui propri redditi e seguire i principi di una coltivazione più sana e biologica e dell’economia solidale.
Tutte le informazioni: http://www.biennalespaziopubblico.it
Ecco le foto della giornata
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