Regia: Tim Burton Anno: 2003 Titolo originale: Big Fish Voto: 7/10 Pagina di IMDB Pagina di I Check Movies
Tim Burton gasa, anzi di più: rulla. Ha quel tocco magico, fantastico. Non è un caso che quando visitai il MOMA a New York c'era una mostra a lui dedicata. Questo dovrebbe far pensare un po'. Non sempre però piace e secondo me il limite sta proprio nel fatto dell'abuso del surreale. E' sicuramente il suo marchi di fabbrica, la sua firma, a cui però è troppo legato. Per i miei gusti intendo. Detto questo resta indiscutibile ciò che riesce a creare, a trasformare ed le pennellate che lascia in ogni sua opera. Certo si avvale sempre di cast sorprendenti (qui oltre che Ewan McGregor abbiamo Buscemi, Finney, DeVito, Jessica Lange e così via), ma lo fa con maestria dando il giusto ruolo ad ogni giocatore, in modo che la partita, anche se non vinta, resti memorabile. Il film in questione è decisamente originale: una storia drammatica che riguarda la orte di un genitore ed il difficile rapporto col figlio, narrata in chiave quasi fantasy, dove fantasia e realtà si combattono e si sposano. Le piccole grandi bugie, le esagerazioni, i punti di vista di chi racconta che stanno alla base di una sorta di sindrome di Peter Pan. Possiamo vedere tuta la pellicola come una dolce fiaba, quasi per bambini se non fosse altrettanto commovente e profonda. L'evasione dalla realtà è prima vista come un morbo da combattere, poi come uno stile di vita per presentare agli altri i propri successi, gli insuccessi o la noiosa monotonia di una vita normale. Come al solito abbiamo un'atmosfera ovattata, senza tempo, con l'utilizzo dei soliti colori accesi (anche se in maniera più ridotta rispetto a Il Mistero di Sleepy Hollow) alle volte esasperati così come la creazione dei paesaggi o dei personaggi che compongono la storia (i circensi, la strega, gli abitanti di Specter). Tutto questo per spiegare il fulcro della storia: la conflittualità del rapporto tra padre e figlio, dove le fantasie e le storie raccontate fanno da collante. Dove le favole hanno sempre quel fondo di verità, ed anche di più.