Big game

Creato il 28 luglio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Il Presidente è in pericolo!

Pellicola che riporta alla mente Air Force One, Big Game esibisce una sceneggiatura raffazzonata e un ritmo diversamente adrenalinico. Che cosa accomuna questi due prodotti? Il Presidente degli Stati Uniti, l’aereo presidenziale e l’inverosimiglianza.

Il Presidente degli Stati Uniti è in volo verso la Finlandia per un incontro del G8. Durante il viaggio l’Air Force One è oggetto di un attentato e il Presidente viene costretto a lasciare il velivolo per ritrovarsi solo in una foresta della Lapponia. Qui incontra Oskari, un giovane cacciatore che gli darà una mano per sfuggire ai terroristi.

Film che non convince pienamente, Big Game è surreale e al primo impatto pare una copia carbone del celeberrimo Air Force One. L’agente della CIA che tradisce il Presidente, l’aereo presidenziale dirottato e l’isteria generale che si propaga nell’unità di crisi statunitense sono tre elementi che aiutano nella lettura del film diretto dal regista finlandese. Tuttavia il Presidente non ha più la faccia rabbiosa di Harrison Ford e neppure la sua formazione militaresca, ma ha le sembianze di Samuel L. Jackson e il carisma di un terrorizzato civile. E allora ecco che la pellicola comincia ad assumere le sembianze di un’involontaria parodia di genere, nella quale il pubblico si ritrova a osservare un uomo in balia degli eventi, intento a fuggire dai suoi aguzzini aiutato da un giovanissimo cacciatore. Da questo punto in poi il film perde d’interesse e mostra il fianco a un debole intrattenimento, nel quale la parte più interessante è la delineazione del giovane Oskari, un ragazzo che cerca in tutti i modi di convincere il padre e il consiglio degli anziani di essere un cacciatore degno di questo nome.

Big Game fatica a prendersi sul serio, ostenta una narrazione farraginosa e non riesce a produrre nello spettatore un reale interesse. Un film che difficilmente coinvolge, un, profondamente innocuo, racconto per ragazzi miscelato al genere action. Un prodotto nel quale la teoria della cospirazione si fa troppo confusionaria, lasciando parecchio perplessi, mentre l’intrattenimento latita.

Insomma Big Game è narrativamente fragile e di dubbio interesse, ma non ha nulla da invidiare (dal punto di vista visivo) ai blockbuster statunitensi. Difatti Big Game è una bizzarra co-produzione britannica, finnica e tedesca, che poteva far presagire un trash più esasperato. Inoltre è degna di nota l’interpretazione del giovanissimo Onni Tommila, un tredicenne che tiene testa al navigato Samuel L. Jackson. Tuttavia è un bene o un male?

Uscita al cinema: 25 giugno 2015

Voto: **


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :