Big Sky è l'ottava roccia marziana forata da Curiosity

Creato il 04 ottobre 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Il 30 settembre, il rover della NASA Curiosity ha forato la sua ottava roccia su Marte. Il target si chiama " Big Sky" ed è un' arenaria scura che fa parte dell' Unità Stimson, alle pendici del Monte Sharp.
Con questa analisi il team spera di trovare altri indizi sulle antiche condizioni ambientali del cratere Gale.

Ashwin Vasavada, project scientist della missione, aveva detto di Big Sky: "sembra simile ad un'arenaria alterata da fluidi, come acque sotterranee con altre sostanze chimiche disciolte".

Il braccio di Curiosity, ripreso dalla Front Hazcam left, mentre il trapano esegue l'ottava perforazione su Big Sky.
Credit: NASA/JPL-Caltech

Marias Pass era stato un punto di transizione geologico sulla strada di Curiosity verso il Monte Sharp, una valle dove si incontrano almeno due diversi tipi di terreno: un fango indurito chiaro, simile a quello visto a Pahrump Hills, l'altro formato dall'arenaria scura con grani di diverse forme e colori dell' Unità Stimson. La zona è apparsa ancor più interessante perché caratterizzata da grandi fratture distanziate contornate da una sorta di alone chiaro. Perciò, dopo aver prelevato un campione dall'affioramento chiamato "Buckskin" (pelle di daino), gli scienziati erano desiderosi di trovare al più presto un nuovo bersaglio.

Qui sotto un anaglifo del foro e un'inquadratura del MAHLI che, sfruttando la luce del Sole, ne ha ripreso le pareti interne (per altre immagini tenete d'occhio la nostra gallery, dove è possibile scaricare i file alla migliore risoluzione disponibile, e il nostro album di Flickr).

Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Questo è l'ottavo full-drill per Curiosity, anche se il trapano è stato utilizzato in altre occasioni per "tastate" il terreno.
Da sinistra a destra e dall'alto verso in basso, la tavola qui sotto raccoglie la compilation di immagini raw degli otto fori profondi 6,4 e larghi 1,6 centimetri:
John Klein (sol 182), Cumberland (sol 279), Windjana (sol 621), Confidence Hills (sol 759), Mojave (sol 882), Telegraph Peak (sol 908), Buckskin (sol 1060) e l'ultimo, Big Sky (sol 1119, 30 settembre 2015).

Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Tutti hanno in comune un mucchietto di polvere intorno al buco, lo scarto della trapanazione, che fornisce già qualche indizio visivo: la maggior parte delle volte, Marte si è mostrato grigio piuttosto che rosso ruggine, appena sotto il primo strato superficiale.

Il rover è già al lavoro per setacciare e porzionare il campione: le analisi della Chemistry and Mineralogy ( CheMin) e del Sample Analysis at Mars ( SAM) avverranno nel corso della prossima settimana.

Il buco su Big Sky, ripreso dalla ChemCam di Curiosity. I fori più piccoli sono i punti colpiti dal laser per le analisi spettroscopiche.
Credit: NASA/JPL-Caltech/LANL

"La speranza è che questa posizione fornirà un buon campione della roccia tipica in questa zona da confrontare con alcune interessanti alterazioni che abbiamo visto", ha riferito Ryan Anderson, uno scienziato planetario dell'Astrogeology Science Center USGS di Flagstaff, Arizona.
"Siamo tutti entusiasti in attesa dei risultati della CheMin su Big Sky per confrontarli con i precedenti da Buckskin!", ha aggiunto.

Curiosity si trova alle pendici del Monte Sharp (potete seguire i suoi spostamenti nel " Mission Log"): un sistema di colline e valli disegnano un paesaggio incredibilmente suggestivo a sud sud-est. Questo scorcio del cratere Gale, soprannominato da Marco Di Lorenzo la "valle dorata" quando il rover lo aveva fotografato poco dopo il sorgere del Sole durante il sol 1100, ora è stato trasformato dalla NASA in una vera e propria cartolina (immagine in apertura).

Una pianura ondulata ricca di minerali argillosi separa la cresta ricca di ematite in primo piano, dal sistema di cime arrotondate e valli che si alternano sullo sfondo. Ruote permettendo, il rover si spingerà fin oltre i primi rilievi, a circa 3 chilometri di distanza dalla posizione attuale, nei prossimi anni di esplorazione.
"La cosa più sorprendente è che un giorno Curiosity guiderà dietro queste colline più basse", ha detto Vasavada. "Non potevamo fare a meno di spedire una cartolina a tutti coloro che ci seguono".

Oltre alle analisi del campione prelevato da Big Sky ed alle altre attività di routine, per il sol 1125 è in programma una misurazione del metano atmosferico con il SAM perché Marte ha recentemente incrociato l'orbita dell' asteroide centauro 5335 Damocles. C'è una certa speculazione su questo corpo ghiacciato, sul fatto che possa dar luogo ad una pioggia di meteore sul Pianeta Rosso e che la polvere espulsa da comete o corpi simili sia responsabile di quei pennacchi di metano occasionalmente osservati.