Bilanci e novità per la ricerca di asteroidi pericolosi

Creato il 16 gennaio 2016 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Mentre la Terra viene sfiorata in pochi giorni da una flotta di piccoli asteroidi, la NASA affina le armi per combattere la possibile minaccia; vediamo come è andata la ricerca di questi oggetti nell'anno appena concluso.

Negli ultimi giorni la Terra è stata bersaglio di un vero e proprio tiro incrociato: ben 3 piccoli oggetti (tutti sotto i 10 metri di diametro, dunque inncoui) ci hanno sfiorati nel giro di 97 ore, passando ben più vicino della distanza Terra-Luna. Ecco la sequenza degli eventi:

  • Il giorno 10 alle 14:15, l'oggetto 2016 AQ164 (magnitudine assoluta 29,88) è passato a 104400 ± 800 km dal centro della Terra (il 27% della distanza Terra-luna);
  • Il 12/1 alle 12:24 è toccato a 2016 AH164 (M=29,60) a soli 26680 ± 350 km (ovvero 20300 km di altezza);
  • il 14/1 alle 14:55, infine, 2016 AN164 (M=30,51) a 37043 ± 52 km (circa 30670 km di altezza).

Come si vede, gli ultimi due corpi sono passati all'interno dell' orbita geostazionaria, dove risiedono gran parte dei satelliti meteo e di telecomunicazioni. Curiosamente, i tre oggetti hanno nomi e dimensioni molto simili e sono passati a intervalli di tempo piuttosto regolari, spaziati di circa 48 ore uno dall'altro! Inoltre, il primo e l'ultimo hanno orbite piuttosto simili (a parte la longitudine del perielio), segno che potrebbe trattarsi di corpi appartenenti ad una stessa "famiglia" e generati da uno stesso "progenitore"...

Questa insolita sequenza inaugura il nuovo anno, dopo un 2015 che è stato un anno record per la ricerca di oggetti potenzialmente pericolosi. Come riportato nella pagina sulle "discovery statistics" del JPL, infatti, sono stati scoperti 1530 "Near Earth Asteroids" e 127 " Potentially Hazardous Asteroids" mentre, nel 2014, ci si era fermati a 1477 NEA e 93 PHA [per una definizione di queste due categorie, si rimanda il lettore all' articolo di approfondimento scritto 1 anno fa]. L'andamento nel tempo delle scoperte di NEA è riportato nei due grafici qui sotto e si intuisce che, all'inizio del nuovo millennio, erano necessari 4 anni per accumulare un simile numero di scoperte.

Numero cumulativo di oggetti NEA scoperti negli ultimi 45 anni; in rosso quelli di dimensioni superiori a 1 km - Credits: NASA/JPL/A.B. Chamberlin

dettaglio del numero totale di NEA e PHA negli ultimi 6 anni (dati aggiornati mensilmente) - Dati originali: NASA/JPL - Elaborazione: M. Di Lorenzo (DILO)

Come dimostra il seguente diagramma, la metà di questi oggetti è stata scoperta con il telescopio robotizzato "Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System" ( Pan-STARRS) 1, ritratto nell'immagine di apertura.

Diagramma a torta che mostra come sono ripartiti i NEA scoperti nel 2015 in basa all'osservatorio che li ha scoperti

Dati originali: NASA/JPL - Elaborazione: M. Di Lorenzo (DILO)

Va detto che la stragrande maggioranza delle nuove scoperte riguarda corpi di dimensioni medio/piccole, mentre quelli sopra 1 km sono solo 14 (dunque l'1% del totale); questo è dovuto all'effetto di " saturazione" perchè ormai sono stati scoperti quasi tutti gli oggetti grandi (la percentuale, basata sull'andamento interpolato mostrato qui sotto, dovrebbe essere vicina al 93% per i NEO e 97% per i PHA).

Andamento del numero di NEO e PHA al di sopra di 1 km; le curve continue rappresentano una interpolazione dei dati tramite "asintoto esponenziale" - Dati originali: NASA/JPL - Elaborazione: M. Di Lorenzo (DILO)

Intanto la NASA ha riorganizzato il suo programma di ricerca, battezzandolo "Planetary Defense Coordination Office" ( PDCO). L'ufficio, all'interno Planetary Science Division della NASA, sarà responsabile della supervisione di tutti i progetti finanziati dalla NASA per trovare e caratterizzare asteroidi e comete che passano vicino l'orbita della Terra e dovrà anche assumere un ruolo guida nel coordinamento tra le agenzie governative in ​​risposta ad eventuali minacce di impatto. "il rilevamento/tracciamento degli asteroidi e la difesa del nostro pianeta sono questioni che la NASA, i suoi partner e la comunità globale prendono molto sul serio", ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore associato della "Science Mission Directorate" della NASA a Washington. "Anche se non ci sono minacce di impatto note in questo momento, il super-bolide di Chelyabinsk nel 2013 e il recente incontro ravvicinato con l' asteroide 'Halloween' ci ricordano che dobbiamo rimanere vigili e tenere gli occhi al cielo".

La NASA è impegnata nella pianificazione a livello mondiale per la difesa planetaria da tempo e questo ufficio migliorerà e approfondirà questi sforzi, in collaborazione con l'Agenzia Federale Emergency Management (FEMA) e altre agenzie federali. Oltre a individuare e seguire gli oggetti potenzialmente pericolosi, l'ufficio emetterà avvisi di passaggi ravvicinati e le avvertenze di eventuali potenziali impatti, individuati sulla base di dati scientifici credibili. "La costituzione formale dell' ufficio di Coordinamento per la difesa planetaria rende evidente che l'agenzia si è impegnata a svolgere un ruolo di leadership negli sforzi nazionali ed internazionali per la rilevazione di questi pericoli di impatto naturali", ha detto Lindley Johnson, capo del progetto. Gli astronomi rilevano gli oggetti vicini alla Terra utilizzando telescopi a terra in tutto il mondo così come il telescopio spaziale NEOWISE a infrarossi della NASA. I dati di monitoraggio sono forniti per un database globale gestito dal Minor Planet Center, sancito dall'Unione Astronomica Internazionale. Una volta rilevati, le orbite sono caolcolate e monitorate dal Centro per gli Studi NEO ( CNEOS) al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. A cratterizzare i NEO hanno contribuito anche l' InfraRed Telescope Facility della NASA, lo Spitzer Space Telescope e i radar interplanetari gestiti dalla NASA e dalla National Science Foundation. Tali sforzi sono coordinati e finanziati da lunga data dal programma di osservazioni NEO della NASA.

"Con oltre il 90 per cento dei NEO più grandi di 1 chilometro già scoperti, la NASA è ora focalizzata sulla ricerca di oggetti sopra i140 metri (magnitudine 22). Nel 2005, la NASA si è imposta di trovare il 90 per cento di questi PHA entro la fine del 2020 e finora ne hanno rilevati il 25 per cento di queste medie dimensioni. Obiettivi di difesa planetaria a lungo termine della NASA comprendono tecnologie e tecniche di sviluppo per deviare o reindirizzare gli oggetti che sono determinati a essere su un corso di impatto con la Terra. Concetto asteroide Redirect missione della NASA avrebbe dimostrato l'efficacia del metodo del trattore gravità di difesa planetaria, utilizzando la massa di un altro oggetto per tirare un po 'un asteroide dalla sua traiettoria orbitale originale. La NASA-Agenzia Spaziale Europea Asteroide impatto e Deviazione Assessment (AIDA) concetto di missione congiunta, se perseguito, dimostrerebbe un metodo deviazione impatto di difesa planetaria.

Il concetto di un ufficio centrale per coordinare il rilevamento di asteroidi e mitigazione è stato preso in considerazione dal 2010, quando una Task Force sulla difesa planetaria ha raccomandato alla NASA di "organizzare un'azione efficace di difesa planetaria e preparsi a rispondere alle minacce di impatto". Inoltre, nel 2014, il presidente Obama ha annunciato un nuovo obiettivo per la NASA, una missione umana verso un asteroide, e il finanziamento del programma NEO è raddoppiato a $40 milioni, dando un impulso del 40 per cento alla ricerca.

Riferimenti:
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?feature=4816http://www.nasa.gov/planetarydefense