Non sono neanche mancate note riguardanti “il mancato rispetto del patto di stabilità 2010, a seguito del ricalcolo che deve essere effettuato in relazione alla mancata considerazione di alcuni impegni di spesa” e su un “elevato squilibrio, perlomeno a partire dal 2008, di anno in anno riequilibrato mediante l’utilizzo di poste di natura straordinaria”.
Dal canto suo, il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, è intervenuto affermando che “non c’è nessun dissesto” e che le correzioni avverranno, come richiesto, entro il 30 dicembre. “Sono state ridimensionate le accuse dell’opposizione”, e quindi: “Procederemo sulle indicazioni ricevute.Da segnalare il fatto che sono stati risparmiati 2 milioni di euro rispetto ai conti dei revisori”.
“Sono soddisfatto”, ha commentato Fabbio, “per il tono e le risultanze della verifica, perché colgono lo spirito di collaborazione che il Comune di Alessandria ha fornito in modo pieno. Peraltro le indicazioni di correzione portano il rendiconto 2010 a un disavanzo assai più contenuto rispetto a quello che i revisori avevano calcolato, con un risparmio di almeno 2 milioni di euro. Tra le 25 questioni di contestazione, solo un punto comporta effetti sulle poste di bilancio. Sono state escluse definitivamente e del tutto le voci di dissesto che si erano levate da più parti politiche e mediatiche e che non trovano assolutamente riscontro e spazio nella pronuncia. Rimane la criticità strutturale nella gestione, di cui anche noi siamo consapevoli, e avevamo riconosciuto con atti e nell’audizione avanti alla Corte dei Conti. Ora ci sono trenta giorni a disposizione affinché il Consiglio Comunale apporti le modifiche suggerite, che sono figlie di diverse interpretazioni dottrinarie, alle quali prontamente intendiamo adeguarci”.