Binge Eating: affrontare il disturbo alimentare del terzo millennio

Creato il 29 aprile 2014 da Carlet

 by Angela L

Non solo anoressia e bulimia. Alla lista dei principali disturbi alimentari si deve aggiungere il binge eating, considerato il disturbo del comportamento alimentare del terzo millennio. Il suo nome completo è Binge Eating Disorder, che in italiano sta per sindrome da alimentazione incontrollata, e si caratterizza come una malattia che spinge a grandi abbuffate.

La persona colpita da questo disturbo mangia in maniera vorace e le sue abbuffate, che avvengono in completa solitudine almeno due volte alla settimana, non sono motivate dallo stimolo della fame. Dunque, proprio come la persona bulimica anche la persona che soffre di binge eating ha episodi frequenti in cui mangia ben oltre la sazietà. Ma a differenza di quanto avviene nei casi di bulimia, in quelli di binge eating non si ricorre a meccanismi di compensazione come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Anche se dopo esserrsi lanciati sul cibo si provano dei sensi di colpa, non si prova ad eliminare quanto si è mangiato, e questo porta le persone affette da binge eating ad essere sovrappeso.

Si calcola che circa il 3% della popolazione sia colpito da questo disturbo, ed a soffrirne maggiormente è la fascia di persona tra i trenta ed i quarant’anni. Poca fiducia nelle proprie capacità, frustrazione, stati depressivi, sembrano le cause principali che si nascondono dietro queste abbuffate. Con il cibo si cerca di riempire dei vuoti interiori. Poiché vi sono in gioco complesse dinamiche psicologiche, il modo migliore per affrontare il problema è quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In alcuni casi si può ricorrere a terapie farmacologiche, ma solo se è il medico a stabilirlo.


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