Pubblicato da Stefania Auci
Cari lettori, l'editoria italiana, o meglio, l'editoria indipendente italiana ha scelto di sperimentare una strada nuova e insolita per promuoversi e cercare di uscire dalla crisi. Marchi piccoli ma di qualità offrono spessotesti splendidi che non riescono ad avere una visibilità adeguata poiché schiacciati dalla produzione letteraria delle major del settore con i suoi prodotti di massa.
Si tratta di un'operazione volta a sperimentare la creazione di un circuito di qualità che si muove in maniera trasversale e su più livelli: attraverso le librerie Coop (e non le catene di distribuzione che agiscono secondo logiche puramente mercantili); sul piano della qualità (per consentire ad autori, storie e volumi uno spazio maggiore rispetto a quello che hanno nelle librerie in franchising o negli store on line); infine, sul piano dei fruitori finali, ossia i lettori, aiutandoli a maturare uno spirito critico e a scoprire i tesori nascosti nella produzione delle librerie e delle case editrici indipendenti (tra esse: Duepunti edizioni, Hacca, Keller, Isbn edizioni, Laurana, Nutrimenti, Minimum fax, Zandonai, Nottetempo e Voland). Valorizzando questa filiera produttiva si vuol provare a sollevare le sorti di un settore dell'economia che è estremamente vivace, come testimoniato dalle rassegne quali Una Marina di libri o Pordenonelegge.