La mentalità scientista pretende che qualsiasi risultato raggiunto dalla ricerca scientifica sia immediatamente e legittimamente applicabile alla società. Eppure, come ricorda Carter Snead, professore di diritto all’University of Notre Dame e ricercatore presso l’Ethics and Public Policy Center: «C’è una incommensurabilità immensa tra gli assiomi umanistici e la scienza. La scienza moderna, proprio per sua natura, non ha niente da dire relativamente a concetti umani, tipo libertà, giustizia, uguaglianza, dignità che sono alla base della nostra essenza come uomini. Queste parole non sono nel lessico scientifico, non si riescono a capire dal punto di vista scientifico. La scienza non riconosce questi concetti e non è interessata nemmeno alla loro elaborazione ed esposizione. La scienza moderna, allora, non è lo strumento giusto di cui ci dobbiamo avvalere in campo bioetico, altrimenti otteniamo dei risultati insoddisfacenti o addirittura mostruosi nel peggiore dei casi».