Biometrica, il corpo come password.

Da Pattici @EdeaImage
La biometrica è l'utilizzo del corpo umano per l'identificazione sicura degli utenti."Windows Hello" sarà integrato nel futuro Windows (in computer, tablet e smartphone) permettendo di eseguire l’accesso usando il viso, l’iride o l’impronta digitale per accendere o bloccare il computer.
Il sistema sarà utilizzabile nei PC con RealSense 3D di Intel, videocamera che riconosce in modo preciso gesti e tratti della nostra faccia. Dal punto di vista della privacy pare che la tecnologia soddisfi i requisiti richiesti dalle grandi organizzazioni. Joe Belfiore, Vice Presidente di Microsoft, considera questa soluzione utilizzabile anche in ambito governativo e sanitario. Inoltre agli sviluppatori Microsoft offre Passport, un sistema che utilizzabile anche dai siti web effettuare un login in modo sicuro, senza trasmettere le password. 
A febbraio Microsoft ha aderito alla FIDO (Fast IDentity Online Alliance), un'organizzazione che prevede l’uso di protocolli e tecnologie pensate per identificare univocamente l’utente in modo sicuro e certificato sostituendo le password.
La biometrica è diventato un tema sensibile dell'industria tecnologica, soprattutto per la crescita dei sistemi di pagamento online. Il più grande problema da affrontare è quello della sicurezza: dati sensibili e finanziari, ad esempio le carte di credito, conservati negli account fanno crescere l'interesse degli hacker.
Molti telefonini di fascia alta hanno ormai un sensore di lettura dell'impronta digitale. Pur avendo un senso perché le impronte sono uniche, non basta. Infatti sono allo studio avanzati sistemi per migliorare questa tecnologia.Diversi studi hanno dimostrato quanto siano vulnerabili i sistemi biometrici usati finora. Ma la qualità aumenta ogni giorno e al momento esistono alcune soluzioni offrono un buon compromesso tra sicurezza e comodità.
Al "World Mobile Congress" di Barcellona, se ne sono visti molti di miglioramenti. La Qualcomm ha presentato un prototipo di lettura dell'impronta digitale utilizzando ultrasuoni: una sorta di ecografia della punta del dito che crea un'immagine 3D molto più difficile da simulare e dovrebbe fare in modo di sbloccare il telefono anche con le mani sporche o bagnate. Un'altra azienda cinese, la Vkansee, ha brevettato un lettore che quadruplica la qualità dell'immagine del dito, ovvero da 500ppi a 2000 ppi. Ma c'è di più: nel sistema bancario è già in corso l'utilizzo di sistemi di lettura delle vene del dito, ancora più difficili da imitare.
L'industria biometrica, entro il 2020, varrà 33 miliardi di dollari. Nessuna azienda vuole farsi scappare la possibilità di integrare i propri dispositivi con questa tecnologia.Intel addirittura sta lanciando "True Key", un sistema di riconoscimento facciale che studia la geometria del volto e memorizza tutte le password di tutti gli account. I dati di criptaggio sono conservati solo sul dispositivo dell'utente.Ovviamente esistono anche i contro di questa tecnologia: se la mia password viene compromessa, posso cambiarla. Questo è escluso nel caso dei dati biometrici. Se questi dati non sono conservati in maniera sicura, e la sicurezza al 100% non esiste, i rischi sono maggiori di quelli del furto di una password. Sarebbe come usare la stessa password per tutti gli account e senza possibilità di rimediare. La biometrica da sola non sarà forse mai garanzia assoluta e, sulla strada dei miglioramenti, che sarà lunga e difficile, si passerà attraverso tanti errori che gli utenti purtroppo vivranno sulla loro pelle.
Priscilla D.
Credits: Repubblica.it

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :