BioShock Infinite: Burial at Sea Episode Two – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 28/03/2014

PC - PS3 - Xbox 360 TESTATO SU
PC

Genere: Avventura, Azione, Sparatutto

Sviluppatore: Irrational Games

Produttore: 2K Games

Distributore: Take Two Interactive

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 26/03/2013

PS3X360PC

EUR 20,77EUR 20,77EUR 24,55

VISITA LA SCHEDA DI BioShock Infinite

Chiude il cerchio di una storia intricata, o almeno ci prova La spinta sulla fase stealth è inutile

Elizabeth ha un gran carisma Dura poco e costa troppo

Qualche novità a livello di gameplay ed ambientazione Anche nei panni di Elizabeth il gameplay rimane invariato

A distanza di quattro mesi circa dalla release del primo episodio a contenuto aggiuntivo di BioShock Infinite, eccoci di ritorno agli albori di Rapture, per concludere quella mini odissea che ci ha riportato nel profondo degli abissi in compagnia di Elizabeth e Mr. Booker DeWitt, pronti a chiudere un DLC non troppo esaltante per molti versi, e salutare cosi Irrational Games che a malincuore, come ormai saprete, chiude il suo operato ludico con questa nuova nonché ultima produzione.

DONNE…

Fare una recensione su di un titolo basato sulla narrativa – senza fare spoiler, ovviamente – rispiegando per l’ennesima volta le stesse identiche cose affrontate qualche mese fa, non è cosa facile; ci limiteremo in questo caso ad introdurvi al primo episodio di Burial at Sea (Funerale in Mare in Italia) senza farvi spoiler sull’inizio ed il prosieguo di questo secondo episodio, che vi consigliamo caldamente di giocare tutto d’un fiato insieme al primo, in modo da apprezzare al meglio il lavoro svolto da Irrational Games.

Burial at Sea – Episode One mette in piedi un’intrigante storia che vede il suo inizio negli uffici di Mr DeWitt, che affranto nei suoi tormentati ricordi viene interrotto da una stupenda ragazza dai capelli neri che lo assolda per ritrovare una bambina di nome Sally. Inutile dire che dopo una accurata ricerca nella nuova Rapture ed un inizio abbastanza monotono, l’azione si sposterà negli oscuri bassifondi della città sommersa di Andrew Ryan, nella quale ci faremo strada tra i primi ricombinati ed altre minacce. In Burial at Sea – Episode Two prenderemo, per la prima volta nella serie, i panni di Elizabeth, che rimasta oramai sola, per una serie di conseguenze che non vi staremo a spiegare, si accinge a compiere la sua avventura, guidata da uno story-telling altamente incasinato (come da tradizione) che si permetterà in dirittura di arrivo di collegare tutti gli episodi di BioShock attraverso un unico filo conduttore. Molto rivelatorio in tantissimi frangenti, questo capitolo cementa le basi e tappa i buchi narrativi del capitolo madre e del primo DLC, ma non spiega esattamente molte cose e, come da abituè, lascia spazio all’enorme immaginazione del giocatore, che avrà il compito di interpretare come meglio crede tutti questi nuovi avvenimenti.

L’ormai attempato ma funzionale sistema di combattimento già visto in BioShock: Infinite e Burial at Sea – Episode One viene nuovamente riproposto anche in questo capitolo, con tanto di skyline e skyhook: binari sospesi che ci permetteranno di spostarci in estrema agilità e velocità fra i livelli di Rapture, anche se qualcosa Irrational Games ha provato a cambiare in sede di sviluppo e la spinta verso la fase stealth è un chiaro richiamo al voler differenziare il gameplay tra Booker ed Elizabeth, riuscendoci solo in parte. Purtroppo il nostro girovagare di soppiatto si limiterà a pochi minuti di gioco, o almeno fino a che non imbracceremo il primo cannone, e lì la nostra travagliata fanciulla si trasformerà in un cecchino implacabile, richiamando il vecchio sistema di gioco di BioShock Infinte… Sempre ottimo, ma duro da digerire sulla lunga distanza. La nuova modalità, denominata 1998, cambia a dire il vero un pochino le carte in tavola puntando tutto su di una fase furtiva, lasciandoci in balia dei ricombinati senza munizioni (presenti solo quelle non letali, scarsissime, senza contare che resteremo tutto il gioco con la nostra cara balestra ed i plasmidi) costringendoci ad affrontare il gioco come uno stealth game, ma fallendo miseramente grazie a delle meccaniche approssimative, che sembrano più che altro “buttate lì” e mai approfondite veramente. Cosa tra l’altro del tutto ovvia, visto che sarebbe servito un lavoro immane per rendere Burial at Sea – Episode Two un vero stealth game.

Abbiamo trovato un vero peccato, quasi un tormento, la scelta di suddividere questo DLC in due capitoli: forse avrebbe giovato altamente all’intera produzione rilasciare i due capitoli in una sola volta e non solo per la durata, ma anche per quanto riguarda il prezzo. Stiamo parlando di quindici euro ad episodio (acquistato singolarmente), anche se fortunatamente Irrational Games ci ha dato la possibilità di sviare da tutto ciò grazie al Season Pass, il quale con “soli” 19 euro circa ci dà accesso a tutti i DLC rilasciati fino ad oggi, facendoci così risparmiare più della metà su di un prezzo veramente troppo elevato rispetto al contenuto offerto… E ai 9,1 GB richiesti per l’installazione, veramente troppi!

Per quanto riguarda il lato tecnico e artistico, come elogiare ancora il lavoro di Levine e soci? Ci troviamo nuovamente di fronte ad una produzione di altissimo livello ed un level design mastodontico e varie sorprese sulle location, anch’esse meravigliose, che non vi vogliamo rivelare per non rovinarvi l’esperienza di gioco che lo studio di sviluppo ha messo in piedi per questo Burial at Sea: Episode Two, ma sappiate solamente che in più di un anfratto vi ritroverete a bocca aperta ad ammirare gli splendidi sipari che vi si apriranno davanti, sempre a patto che riusciate a seguire lo schermo visto che, cosi come il primo, nemmeno questo episodio è stato interamente doppiato, ma solo sottotitolato in Italiano (sottotitoli minuscoli ed illeggibili, mancano però le traduzioni dei voxafoni) ed è un vero peccato, perché se avete giocato BioShock Infinite ricorderete sicuramente il doppiaggio da Oscar, forse uno dei migliori mai ascoltati in un videogame, così come la colonna sonora, ora purtroppo molto più pacata e meno incisiva.

IN CONCLUSIONE
BioShock Infinite: Burial at Sea - Episode Two è un prodotto decisamente superiore all'episode One, ma al tempo stesso rimane figlio di questa separazione tempistica che alla fine ha rovinato l'intera esperienza. Quattro mesi di distanza, cosi come i soldi richiesti per l'acquisto, sono veramente troppi per una manciata di ore di gioco, ed anche se in Burial at Sea - Episode Two, al contrario del primo capitolo, siamo riusciti a trovare qualche piccola novità a livello di gameplay e sicuramente uno story-telling dal gran finale che sarà in grado di stupire, ma anche di far arrabbiare gli amanti della serie, il nostro particolare consiglio rimane quello di giocarli assolutamente insieme in un colpo solo, perché presi a parte questi due capitoli risultano prodotti a malapena sufficienti, ma insieme potrebbero tenere ben più alto l'interesse e l'intrattenimento. Peccato! ZVOTO 6.5
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