Trama:
Ma se nella chiassosa cittadina ti capita di nascere con il talento per la boxe, forse al destino c'è una via di scampo. E' questo ciò che pensano i fans del venticinquenne Anthony "Sparrow" McCabe, il miglior pugile irlandese dei pesi leggeri, in una calda sera del 1982, mentre assistono o ascoltano alla radio la finale europea di categoria in corso al palazzetto dello sport Sanmartino di Madrid. All'ottavo round l'avversario di McCabe è alle corde e per la vittoria manca solo l'ultimo pugno, quello del knock-out. Ma Sparrow quel pugno a un avversario impotente e umiliato non riesce proprio a sferrarlo, vorrebbe ma non può, potrebbe ma non vuole... e il sogno finisce.
Come succede per i grandi eventi, a Snuggstown quattordici anni dopo tutti ricordano ancora quel giorno, ricordano dov'erano e cosa stavano facendo nel momento della sconfitta di Sparrow: lo ricorda Kieran Clancy, che da giovane diplomato all'accademia di polizia è nel frattempo diventato sergente ispettore, intenzionato a tenere ben aperti gli occhi sulla malavita. Così come lo ricordano i fratelli Morgan e il loro capo, Simon "Semplice" Williams, intraprendente gangster diventato il boss della città, che risolve ogni contesa "semplicemente" suggerendo ai suoi sgherri di spargere un po' di sangue per far capire chi comanda nel giro di contrabbando ed estorsioni. Così come lo ricorda Eileen, la moglie di McCabe, che allora era accanto a un pugile giovane e sicuro di sé e che oggi si ritrova sposata a un uomo molto diverso, un uomo sconfitto non solo sul ring.
Perduta la sua via di scampo infatti Sparrow, ancora ossessionato da quella lontana serata spagnola, lavora come autista proprio per Simon Semplice, pur rifiutandosi di riconoscere i traffici di cui passivamente è partecipe: si limita a guidare, non guarda né dal finestrino né dallo specchietto retrovisore, non sa e non vuole sapere.
Ma quando all'elenco di imbrogli e pestaggi cui quotidianamente finge di non assistere, si aggiunge un omicidio, per McCabe tutto improvvisamente cambia: dopo quattordici anni trascorsi con la convinzione di non avere quel qualcosa di necessario per assestare il colpo decisivo; dopo quattordici anni passati a testa bassa, vivendo con vergogna, parlando il meno possibile e limitandosi a navigare a vista; dopo quattordici anni di fuga dal fallimento di Madrid, Sparrow capisce che ci può ancora essere qualcosa per cui valga la pena combattere. E' il momento di tornare metaforicamente sul ring. E questa volta si tratta di un incontro che il leggendario pugile di Snuggstown non può permettersi di perdere.
L'autore:
Recensione:Un paio di anni fa, grazie all'efficientissimo tam-tam dei lettori, mi capitò di scoprire i stupendi romanzi di Brendan O'Carroll dedicati alla meravigliosa figura di Agnes Browne. Al mio scetticismo iniziale, dovuto a pregiudizi infondati e superficiali, si sostituì immediatamente l'euforia per un personaggio e una storia esilaranti, facendo sì che i quattro romanzi dedicati ad Agnes e alla sua famiglia venissero inseriti di diritto tra i miei romanzi preferiti, e che l'autore diventasse per me uno scrittore da seguire in tutte le sue pubblicazioni.
Eccomi qua, stregata da Birra e cazzotti prima ancora di aprirlo, legata alla storia senza neanche sapere dove o da chi mi avrebbe portata.
Devo ammettere che un pizzico di diffidenza c'era: Agnes per me era stata mitica, una donna che non avevo ritrovato da nessun'altra parte, pertanto era giusto e normale che da ogni confronto con lei, chiunque ne sarebbe uscito a pezzi.
Ho affrontato il nuovo romanzo di O'Carroll con tanto di gioia e di diffidenza, senza sapere quale dei due sentimenti avrebbe ben presto prevalso sull'altro.
Poche pagine, come l'autore ci ha già abituati in precedenza, che vengono lette con gusto, con qualche sorriso e con piacere, e che pur nella loro brevità portano dentro tanta vita.
Qui ci sono tre vite in gioco: un pugile che all'apice della sua carriera non ebbe il coraggio di segnare il punto decisivo, rinunciando a quell'ultimo pugno e vivendo ora di rimpianti; un poliziotto che crede nella giustizia e vuole cambiare le cose nella sua città, vuole fare la differenza; un mafioso, che si appropria della città comprando tutto e tutti, e che non ammette interferenze. Intorno a questi tre personaggi, tutti ben delineati, approfonditi, del tutto visibili e credibili ai nostri occhi, le loro famiglie, altrettanto concrete e reali.
Dalle pagine emerge l'amore di O'Carroll per la sua città, unita al disprezzo per l'ingiustizia, e ancora la stima per quelle persone che che nella vita non smettono mai di lottare, per sé e per gli altri. Il tutto è raccontato in maniera leggera ma mai superficiale, intensa ed emozionante ma mai strappalacrime (anche se verso il finale, un momento di commozione non può essere negato al lettore), veloce e decisa, senza troppi giri di parole.
A fine romanzo, quando O'Carroll ha dato ad ognuno di noi la possibilità e la voglia di identificarci nel campione Sparrow o nel suo alter ego Kieran Clancy, ci rendiamo conto che non abbiamo fatto nessun confronto con Agnes, che lei qui non poteva entrarci (pur ammettendo che forse, durante la lettura, potremmo averla incrociata per quelle stesse strade...) perché questi personaggi sanno stare in piedi, ci piacciono, facciamo il tifo per loro e non abbiamo bisogno di rimpiangere qualcuno che non c'è più, ma che possiamo ritrovare altrove ogni volta che vorremo.
Il confronto poteva nascere spontaneo, ma non è stato immediato: dire che si è preferito l'uno o l'altro romanzo, sarebbe ingiusto.
L'autore sa scrivere, sa legare a sé, conosce il lettore e non lo tradisce né lo delude: qui non c'è da preferire Agnes o Sparrow.
Non possiamo che preferire lui, l'artista: Brendan continua a scrivere di noi, per noi.
Titolo: Birra e cazzotti
Autore: Brendan O'Carroll
Editore: Neri Pozza - Collana I narratori delle tavole
Pagine: 192
Prezzo: €15,00