- Per circa 20 cookies medi
- 280 g di zucchero
- 230 g di burro
- 1 cucchiaino di melassa - io di malto
- 2 uova
- 1/3 di di baccello di vaniglia
- Ingredienti secchi:
- 400 g di farina tipo 00 - io tipo 0
- 80 g di fiocchi di avena - io 50 di farro soffiato
- 2,5 g di bicarbonato
- 2 g di sale fino
- 150 g di gocce di cioccolato
Il titolo orinale sarebbe Chocolate Chip Cookies dal mitico libro California Bakery e chiamandoli biscotti al farro soffiato e cioccolato ho voluto mettere in evidenza che ho usato il farro soffiato anziché i fiocchi di avena.
Sapete di quelle cose che non trovi mai cosa farne ed invece qui il farro soffiato si è perfettamente integrato.
Ho una terribile pessima abitudine: trovare un biscottino sul piattino del caffè quando mi sveglio la mattina; un’abitudine ed una coccola che mi porto dietro da quando ero ragazza e stavo con i miei genitori ed ancora oggi, quando vado a trovare mamma, la mattina sul tavolo della colazione mi aspetta il caffè con il biscottino. Cosa di meglio di questi spettacolari biscotti al farro soffiato e cioccolato fatti in casa ?
Rustici, delicati, croccanti e friabili allo stesso tempo questi biscotti al farro soffiato e cioccolato sono perfetti per la mia pessima abitudine, ma speciali anche dopo cena.
Lavorate sino ad ottenere un composto morbido e liscio il burro tenuto a temperatura ambiente e lo zucchero;
incorporate la melassa – io il malto -, un uovo per volta e la vaniglia.
Raccogliete in un’altra ciotola gli ingredienti secchi : la farina, i fiocchi di avena -io di farro – il bicarbonato, il sale e per ultimo le gocce di cioccolato.
Unite i due composti , compattare il tutto, formate una palla e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.
Trascorso il tempo, staccate delle palline dall’impasto, schiacciatele velocemente con le mani e appoggiatele via via su di una teglia rivestita di carta forno.
Abbiate l’accortezza di disporle abbastanza lontane le une dalle altre.
Infornate a 170° per circa 20 minuti.
Sfornate i biscotti al farro soffiato e cioccolato ancora abbastanza morbidi sotto la pressione leggera del dito: raffreddandosi raggiungono la giusta consistenza
Questo articolo è stato letto 72 volte