Biscotti di mandorle della Petronilla

Da Patiba @patiba1

 

Se attendete amici.. ; se dovete offrire un modesto ricevimento..; se è prossima una festicciola familiare…; se godete aver sempre in casa una larga provvista di biscotti di varie qualità…; se, semplicemente, voleste constatare quanto siano prelibati certi miei biscotti con le mandorle…
* * *
Mettete sulla spianatoia 3 etti di farina bianca, 2 etti e 1/2 di zucchero (meglio, molto meglio se, invece del comune zucchero bianco, poteste avere ucchero biondo) e 2 etti e 1/2 di mandorle dolci tritate (o pestate)
assai fine dopo che le avrete prima immerse in acqua calda e poscia sbucciate. Mescolate; riunite a montagna; scavate sul sommo un buco. Versate in quel buco 2 torli e 2 etti e 1/2 di burro appena liquefatto. Mescolate; manipolate lungamente; impastate lunghissimamente e pazientissimamente (giacché più lavorata sarà la pasta, più soffici e prelibati riusciranno i biscotti). Tirate l’impasto in una sfoglia alta poco più di mezzo centimetro. Ritagliatela, con il coltello, in tanti bastoncini lunghi e larghi quanto un dito; o ricavatene, con gli appositi stampini, tante piccole pastine. Oliate la latta del forno o alcune teglie di rame. Distribuitevi sopra i biscotti.
Infornate in forno molto caldo; e dopo pochi minuti… ecco fatto!
* * *
Squisiti? E anche lesti a fare? E persino di spesa relativa questi biscotti? Ebbene; ricordatevene allora; ricordatevene almeno una volta all’anno; e non seppelliteli, per sempre, nel buio dimenticatoio delle vostre testoline, subito dopo averne fatto il dolcissimo esperimento!

 Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

***