biSogno

C'è un corridoio, buio, davanti a me. Ed alla fine del corridoio una porta. Capisco che c'è una porta perché vedo della luce filtrare tra le fessure. Ad ogni modo la raggiungo, la apro ed entro. C'è una stanza vuota, vuota. All'improvviso inizio ad accatastare oggetti, mobili, sentimenti. Metto tutto in questa stanza fino a riempirla in altezza, lunghezza e larghezza. La chiudo a forza. E tutto tace. Poi un giorno apro la porta e, nemmeno a dirlo, mi si rovescia addosso un sacco di roba. Così io mi ci metto d'impegno e sistemo tutto, tutto. Diventa una stanza ordinata e pulita e semplice, bella, elegante, tranquilla; dove ogni cosa è lì perché non c'è collocazione migliore e, ovvio, butto via un sacco di cose; per far spazio; per smaltire; per non avere più nei paraggi certe schifezze od orpelli inutili. Dove finisca questo eccesso non si sa.  E poi...poi mi siedo da qualche parte in questa stanza e accendo una sigaretta infinita, e fumando contemplo i risultati del mio lavoro, come sono riuscito a risolvere il casino che io stesso ho combinato e cosa ho creato alla fine. Sono sereno.A questo punto c'è un blackout come.E mi ritrovo nel corridoio buio dove posso scorgere la porta davanti a me.La apro, c'è una stanza vuota. La riempio. Ne esco. Riapro la porta e vengo schiacciato. Mi metto a sistemarla. Accendo una sigaretta infinita e...blackout.Sono nel corridoio, scorgo la porta, la apro, invado la stanza di materia ed etere. Esco. Apro la porta e la materia e l'etere mi crollano addosso. Sistemo. Fumo e...E ancora, e ancora, ancora, e. Ogni volta ci sono elementi nuovi, qualcosa cambia, aumento il coefficiente di difficoltà e mi incasino di più. Poi risolvo.C'è questo sogno che mi tormenta, ultimamente.Forse non è solo un sogno.
Skid Row - In a Darkened Room