Black Ice
di Becca Fitzpatrick
Autore: Becca Fitzpatrick
Edito da: Piemme
Prezzo: 16,90 €
Genere: Narrativa/triller
Pagine: 356 p.
Trama: Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l’attrezzatura da trekking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure… In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra.
La storia è avvincente e assurda, anzi, forse nemmeno così assurda. Due adolescenti si perdono in montagna, colti da una bufera di neve, e trovano riparo in una baita, già occupata da due ragazzi. Sì, qui il buon senso direbbe: fuga a gambe levate. Ma insomma, siamo realisti: nevica che Dio la manda, fa freddo, le fanciulle si sono perse e dentro c’è la speranza di un fuoco acceso, doccia calda e cibo. L’avrei fatto anche io: sarei entrata (a prescindere dal fatto che io in montagna non ci sarei proprio andata).
Ma… sarebbe stato meglio scegliere la prima opzione, la fuga.
Non voglio raccontarvi troppo della trama, ci sono già le informazioni di copertina per questo, piuttosto preferirei soffermarmi sul fatto che questo libro è stato: wow!
Al di là del fatto che la Fitzpatrick scrive benissimo: è brava a coinvolgere il lettore, è dannatamente brava a tenerti sulle spine ed è diabolica nel creare eventi e situazioni che ti lasciano a bocca aperta e che ti fanno proprio dire: “Cavolo! Non me l’aspettavo”.
E poi i suoi personaggi sono perfetti: Britt è pazzesca, con il suo sangue freddo e la capacità di cavarsi d’impiccio anche in situazioni estreme. Ma allo stesso tempo è fragile, come solo una diciassettenne con il cuore spezzato può esserlo. Per non parlare di Cal… no non posso proprio parlarvi di lui… dovrete leggervelo. Cal va vissuto attraverso le parole dell’autrice. E infine Mason. Il bellissimo, tenebroso, oscuro, ambiguo, “non so quello che voglio, Mason“.
Generalmente io e il thriller non andiamo molto d’accordo: l’ansia la fa da padrona. Ma Black Ice non è proprio un thriller e non è proprio un romance, è un New adult (odio le etichette) che sta nel mezzo, racchiudendo elementi di un genere ed elementi di un altro, il tutto raccontato in maniera molto soft.
Infine va dato atto a questo libro di saper trasportare, con estrema precisione, nei luoghi in cui si svolgono gli eventi. Non parlo solo dell’ambientazione, ma anche delle sensazioni che le descrizioni trasmettono. Per fare un esempio: credo di aver avuto i piedi e le mani congelate per tutta la durata della lettura.
In conclusione, mi sa che questo libro o lo odi o lo ami… io l’ho amato alla follia, senza mezzi termini.
Becca Fiztpatrick, autrice della seri “Hush”, ha una laurea in medicina, che però ha subito abbandonato per dedicarsi alla narrativa. Quando non è impegnata a scrivere, fa jogging oppure guarda telefilm polizieschi in Tv. Vive in Colorado.