La grande differenza tra questa e molte delle altre serie che ormai ci siamo abituati a seguire è che qui non ci sono protagonisti a cui affezionarsi, eventi da seguire puntata dopo puntata, mancano quei meccanismi che solitamente servono a fidelizzare lo spettatore. Gli sceneggiatori hanno puntato tutto sulla qualità realizzando un prodotto di altissimo livello.
Gli eventi narrati nei vari episodi si svolgono tra il nostro presente e un ipotetico futuro non così lontano, gli scenari passano dal mondo attuale a uno avvolto dai caratteri di una fantascienza molto realistica. Gli autori ci mettono di fronte a quello che la nostra società sta diventando, di fronte a quello che forse è già diventata e a quello che potrebbe diventare tra qualche tempo. E se ci si ferma a rifletterci sopra, a pensare ai messaggi e ai contenuti che questa serie propone, non si può fare a meno di provare pietà per noi stessi e anche una buona dose di schifo e vergogna.
Perché per certi versi siamo già come ci dipingono. La ricerca dello scandalo, la continua e sempre più massiccia interazione con ciò che è virtuale, l'affidarsi sempre più alle nuove tecnologie perdendo ogni giorno un po' di più il contatto con quello che ci rende umani, questi sono alcuni dei temi trattati nella serie.
Nel primo episodio, The National Anthem, il primo ministro inglese dovrà decidere se cedere a una pesante richiesta per salvare la vita alla principessa Susannah. Nel secondo 15 Millions of merits, vediamo una società dove oltre al lavoro monotono e fiaccante rimane davvero poco. Uno dei pochi modi per affrancarsi dalla condizione di lavoratori è quella di emergere grazie al mondo dello spettacolo. In The entire history of you vediamo quanto la tecnologia e l'invasione della privacy possano essere distruttive.
Temi caldi e pugni allo stomaco in tre episodi praticamente privi di immagini forti o disturbanti ma che colpiscono nel segno senza dubbio alcuno. Ottima la scelta dei protagonisti, tantissimi volti interessanti e poco noti con l'eccezione di un Rupert Everett davvero sopra le righe nell'episodio 15 Millions of merits. Datemi retta, se ancora non avete visto Black Mirror, interrompete le vostre visioni e dedicate tre orette a questo prodotto, non ve ne pentirete.