Black Rain - Pioggia sporca - Ridley Scott

Creato il 14 novembre 2012 da Frank_manila

"Vi pioverà tanta di quella merda addosso che maledirete il mio nome tra una doccia e l'altra!"
Quando un thriller non poteva essere considerato tale se dentro non ci mettevi qualcosa di asiatico. Perché l'Asia nei thriller anni '80 tirava un casino.
Siamo tutti d'accordo (credo) che Scott dopo quella fantastica tripletta degli esordi (I Duellanti, Alien e Blade Runner) si sia leggermente adagiato sugli allori. Certo la sua carriera in seguito ha riscosso parecchi successi commerciali, ma le vette raggiunte da quei primi tre film non sono mai state raggiunte. Tra i tanti alti e bassi della sua carriera vi è anche Black Rain
Prima di trasformarmi in una groupie del film, mi tocca premettere che sono assolutamente cosciente del fatto che Black Rain sia ben lontano dall'essere un film perfetto, essendo una pellicola piena di banalità, largamente inverosimile, con parecchia retorica e un sacco di "Noi Americani facciamo come cazzo ci pare e voi giappo di Osaka non capite niente e meno male che sono venuto io... oh, yeahh!!!", che potrebbe facilmente essere letto come un pelo razzista.  Sono anche cosciente che se l'avessi visto per la prima volta oggi, l'avrei blastato (dall'inglese to blast = distruggere) con tutte le mie forze.  Ma non è andata così.  Il film mi ha plagiato quando ero ancora inerme e grazie alla sua semplicità e retorica mi ha fatto suo, rendendolo automaticamente un Mitico. E sempre grazie a questo plagio sono tutt'ora convinto del fatto che gli sbirri giappo di Osaka devono essere istruiti dai poliziotti corrotti di New York.
Capito come sto messo?
Black Rain è un adorabile tripudio di tamarro style di fine anni '80, dal ritmo strepitoso che il buon Tony deve essere stato tanto fiero del fratellone. Black Rain è un filmone e merita tutti i privilegi dello status di cult... cioè, non manca neanche la ferrea regola del "solo una volta sospeso, lo sbirro risolverà il caso".
IMDb
Articoli più o meno Simili: 1989, action, Andy Garcia, anni '80, B, cinema, giappone, Michael Douglas, Mitico, recensione, Ridley Scott, tamarro

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